Vomero: imbrattatori in azione sul muro della Floridiana
“Proprio in questi giorni, dopo mesi di lavori di manutenzione, tolte le impalcature, era stato restituito alla visione dei passanti il muro su via Cimarosa al Vomero, che delimita la villa Floridiana, imbiancato a nuovo. Ma non ha resistito molto, visto che già qualcuno, utilizzando le consuete bombolette spray, ha pensato d’imbrattarlo con scritte “. E’ la segnalazione che Gennaro Capodanno, presidente del Comitato Valori collinari, fa alle autorità competenti affinché vengano presi provvedimenti nei confronti di coloro che, da un poco di tempo a questa parte, si divertono ad imbrattare i muri pure nel popoloso quartiere collinare. La stessa cosa era capitata di recente anche in via Doria, sul muro sottostante il ponte di via Cilea – puntualizza Capodanno -. Evidentemente pure al Vomero, come in altri quartieri della Città, sono entrate in azione persone o gruppi che passano il loro tempo imbrattando o deturpando la cosa pubblica, col rischio, peraltro, d’incorrere nelle pesanti sanzioni previste al riguardo dal codice penale “. “ Difatti – ricorda Capodanno – dopo le modifiche e gl’inasprimenti introdotti dalla legge 94 del 15 luglio 2009, per coloro che deturpano o imbattano beni immobili, quindi anche i muri, si applica la reclusione che va da tre mesi fino a due anni e un’ammenda che può arrivare fino a 10.000 euro in casi di recidiva, se il fatto sia commesso su cose d’interesse storico o artistico “. “ Per combattere questo fenomeno che si va sempre più diffondendo anche nel capoluogo partenopeo – suggerisce Capodanno – occorre potenziare il sistema della videosorveglianza, collegato alle centrali delle forze dell’ordine in modo da poter individuare immediatamente gl’imbrattatori, già nel momento nel quale entrano in azione. Un tale sistema di controllo, in particolare per i beni d’interesse storico e artistico, potrebbe avere anche una forte azione preventiva, costituendo un deterrente per quanti sporcano con scritte e graffiti beni pubblici e privati, contribuendo così a rendere più brutta e invivibile la Città “.