Viaggio nel Parco della vergogna a Pianura – VIDEO + FOTO
Un viaggio nel Parco della vergogna: una discesa nell’inferno del Parco “Falcone e Borsellino” a Pianura. Da simbolo di una rinascita annunciata soltanto nel nome, che rievoca gli eroi dell’antimafia, ad emblema di degrado sociale e scempio economico di un quartiere dimenticato,situato nella periferia est di Napoli. Una storia travagliata, quella del Parco che giace nel centro storico del territorio martoriato di Pianura; aperto circa vent’anni fa, è stato protagonista di un lento ed inesorabile declino: dal 1993 è stato un continuo susseguirsi di chiusure e riaperture.Ad oggi rappresenta una ferita aperta nel cuore della IX Municipalità: chiuso ormai da anni per carenza di fondi da destinare alla sua manutenzione, il polmone verde del quartiere è diventato non solo raduno di tossicodipendenti ma soprattutto una discarica a cielo aperto, una vera e propria bomba ecologica: rifiuti, cartacce, erbacce mai estirpate, siringhe e un laghetto artificiale ormai ridotto ad acquitrino putrido e infetto, tana per topi, scarafaggi e insetti. Quella che è stata costruita per diventare un’area verde, rischia di diventare un pericolo concreto per la salute dei residenti della zona circostante. All’interno della struttura mancano servizi essenziali come quelli igienici e di sicurezza, per non parlare di attrezzature ludiche e sportive. Senza la presenza di vigilanza è esposto al pericolo di atti di vandalismo e continui saccheggi che rischiano di vanificare ogni tentativo di riqualificazione dell’area. Il destino di questo parco è segnato da incuria e degrado, è un luogo completamente abbandonato, palcoscenico di atti vandalici, una risorsa sprecata: una triste storia per quello che è uno schiaffo alla memoria dei due magistrati che hanno lottato per la legalità ed il bene comune dei cittadini. Gli abitanti del quartiere reclamano da tempo le pessime condizioni in cui versa il parco che, altrimenti, rappresenterebbe un’oasi felice per i bambini ed un ritrovo ideale per gli anziani. I cittadini sono stufi, ma un segnale d’interesse da parte dell’Amministrazione si è avuto con la partecipazione a Luglio, al Consiglio del vicesindaco Sodano che ha affermato che l’unica strada da seguire potrebbe essere una delibera che consenta mediante un Bando di Evidenza Pubblica a soggetti terzi di intervenire in parchi pubblici e di offrire il proprio lavoro, impegno e contributo economico per la ripulitura e la messa in sicurezza dell’area verde: praticamente un privato che lo faccia gratuitamente. Stando ad alcune indiscrezioni all’interno della Municipalità, ci sarebbe già un noto imprenditore che ha manifestato il proprio interesse a realizzare tale opera e che abbia intenzione di farsi carico di sostenere le spese e gli oneri per la riqualificazione e la messa in sicurezza della struttura. Il Parco, unica area verde nel centro storico di Pianura, destinata ad essere riqualificata interamente secondo quanto previsto da un vecchio progetto (finanziamento della 219 di circa 300/400mila euro), prevedeva l’abbattimento e la ricostruzione anche della zona contigua.
Brunella Allocca