Unity: l’innovativo macchinario nella cura alle neoplasie. “Il bilancio con il prof. Alongi”

 Unity: l’innovativo macchinario nella cura alle neoplasie. “Il bilancio con il prof. Alongi”

Sono più che incoraggianti i risultati dell’utilizzo di Unity. A un anno dal suo arrivo all’Ospedale Sacro Cuore Don Calabria di Negrar (Verona) il macchinario si conferma rivoluzionario nella lotta alle neoplasie della prostata.
Una radioterapia più breve e mirata contro il tumore grazie ad una macchina unica in Italia, che permette una sorta di ‘guerra-lampo’ alla neoplasia. Una rivoluzione tecnologica che da un anno si sta utilizzando nel dipartimento di Radioterapia Oncologica Avanzata all‘IRCCS Ospedale Sacro Cuore Don Calabria di Negrar (Verona). Si tratta dell’unico ospedale in Italia, e tra le 20 strutture al mondo, dotato di questo moderno dispositivo (il MrLinac “Unity”), composto da un acceleratore lineare e da una risonanza magnetica ad alto campo.
“L’attività clinica con Unity dura ormai da 12 mesi, ci ha spiegato il prof. Alongi. Parliamo di un trattamento in radioterapia con l’apporto anche della risonanza magnetica, apparecchiatura che serve normalmente in diagnostica ma che in Unity viene utilizzata per vedere il tumore durante la radioterapia e questo ci permette una enorme precisione nel trattamento”.
I risultati di Unity in un anno di utilizzo
1000 sedute di radioterapia per un totale di 200 pazienti: sono questi i risultati ai quali ha permesso di arrivare proprio Unity. Un enorme lavoro di selezione dei candidati i quali, ci ha detto il prof. Alongi, devono rientrare in un protocollo molto particolare. Infatti Unity è particolarmente indicato per la cura del tumore alla prostata. Se la terapia convenzionale prevede il trattamento di questa neoplasia in 35/40 sedute, con questa innovativa macchina al Sacro Cuore Don Calabria si è arrivati ad avere ottimi risultati in 5 sedute della durata di 40 minuti durante i quali i medici seguono l’anatomia della prostata e possono modificare il trattamento per renderlo altamente mirato.
“La cosa che ci ha dato molta soddisfazione – ha detto il prof. Alongi – è stato di certo ottenere dei risultati molto soddisfacenti nella cura ma allo stesso tempo rilevare un’aumentata qualità della vita negli stessi pazienti. Nonostante ogni seduta sia abbastanza impegnativa per il paziente, la percezione del miglioramento è molto positiva. Inoltre, non abbiamo rilevato effetti collaterali importanti tali da richiedere, ad esempio, ricoveri ospedalieri. Quindi il bilancio in un anno è molto positivo per quanto riguarda i risultati preliminari”.
Tutti gli usi di Unity
Con il nuovo sistema sono stati ad oggi trattati tumori alla prostata, metastasi linfonodali, ossee in pelvi e addome, ed anche il distretto toracico e recentemente quello cerebrale. Questo è valso al team di ricercatori radio-oncologi dell’ospedale tre pubblicazioni scientifiche nel corso di pochi mesi: su Radiation Oncology, su Journal of Cancer Research and Clinical Oncology e su Acta Oncologica, che fanno emergere come il trattamento non solo sia più breve e preciso ma anche ottimamente tollerato per tutte le fasce d’età, compresi i più anziani e fragili per patologie concomitanti.
Prossimi obiettivi di Unity
“La possibilità di avere questa apparecchiatura – ha concluso il prof. Alongi – ci ha permesso come detto di trattare pazienti con tumore alla prostata ma abbiamo anche la possibilità di spaziare cercando nuove indicazioni. Come quelle che riguardano il tumore al pancreas localmente avanzato, quando l’intervento chirurgico non è possibile. Oppure in pazienti con poche localizzazioni di una malattia avanzata; su pochi focolai grazie a Unity si può ridurre il carico di malattia alleviando il disturbo del paziente”.
A cura di Michele Romano

Mario Orlando

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