Uccise il fidanzato 11 anni fa a Casandrino: non fa ritorno al carcere dopo licenza
Preoccupazione già da ieri mattina per l’avvocato Carmine Gervasi, legale di Rosa Della Corte, cerca di mettersi in contatto con la sua assistita che non e’ piu’ tornata, dopo un permesso premio, nel carcere di Lecce, dove era reclusa per aver ucciso nel 2003, a Casandrino (Napoli), il suo fidanzato: “Sono davvero preoccupato, Rosa Della Corte era molto depressa. Purtroppo, piu’ che a una fuga d’amore, penso a un gesto estremo”. Era stata condannata a 18 anni, le mancavano solo poco piu’ di due anni per tornare libera. La donna sarebbe dovuta rientrare nel penitenziario venerdi’ mattina, dopo essere stata sei giorni a Napoli a casa della madre. Di lei si sono perse le tracce giovedi’ sera, alle 21, quando il cognato l’ha vista salire sul treno che la doveva riportare in Puglia. “Della sua scomparsa si e’ saputo pero’ solo lunedi’ – ha spiegato l’avvocato – quando il medico che la doveva visitare per una perizia psichiatrica mi ha chiamato dicendomi che Rosa non si trovava in carcere. Da li’ abbiamo ricostruito gli ultimi spostamenti. Lei mi aveva chiamato, come fa sempre, il giorno prima di partire, dicendomi che in serata avrebbe preso il treno del ritorno”. La preoccupazione dell’avvocato Gervasi nasce soprattutto dalle condizioni di salute della donna visto che negli ultimi mesi era depressa e dimagrita di 25 chili. “A darle il colpo di grazia – ha proseguito il legale – e’ stata una decisione del giudice che le aveva negato un permesso premio a meta’ luglio”. L’8 luglio, infatti, c’era stata un’udienza per valutare la richiesta dei domiciliari avanzata dalla difesa di Rosa Della Corte. Secondo l’avvocato, le sue condizioni non erano compatibili con la detenzione in carcere. Il giudice ha disposto una perizia e ha rinviato l’udienza a ottobre. “Quando ha chiesto il permesso – ha aggiunto Gervasi – glielo hanno negato dicendo che doveva rimanere a disposizione del medico per la perizia. Ma il perito e’ stato nominato solo il 30 luglio. Ovviamente, questa decisione del giudice e’ stata vista come una cattiveria gratuita da parte della mia assistita, che si e’ depressa ancora di piu'”. Per questo Gervasi non pensa a una fuga d’amore anche se sarebbe sparito anche il suo nuovo compagno, conosciuto a Lecce con la corrispondenza e durante i permessi di buona condotta. “Sono sicuro – ha concluso l’avvocato – che la sta cercando anche lui. Rosa era sempre rientrata in anticipo dai permessi premio e non aveva manifestato nessuna intenzione di scappare”.