Turismo in Italia, clientela tedesca la più numerosa

Anche nel 2016 è la Germania il principale paese di provenienza dei turisti ospiti degli esercizi ricettivi italiani: 14,0% delle presenze totali (in leggera crescita rispetto al 13,6% del 2015); seguono, con quote di poco superiori al 3%, la Francia e il Regno Unito (Prospetto 16).
Al contempo, si registra un forte incremento dei turisti provenienti da Danimarca e Spagna (entrambe +9,4% rispetto al 2015) e in misura più lieve da Polonia (+6,9%), Paesi Bassi (+6,3%), Germania e Romania (entrambe +6,1%). Diminuiscono, invece, i clienti provenienti da Giappone
(-17,1%), Cina (-16,8%), Brasile (-14%) e Russia (-8,8%).
Nel 2015 si stima che i residenti nei Paesi dell’Unione europea di 15 anni e più spendano in media 68 euro per notte quando viaggiano (per vacanza o per lavoro) sia all’interno dei loro confini sia all’estero (Figura 5).
Il valore più basso della stima è per i viaggi dei turisti residenti in Grecia (30 euro a notte) mentre sono gli austriaci a spendere mediamente più degli altri, 127 euro per notte. I turisti italiani e francesi spendono poco meno della media europea (rispettivamente 64 e 63 euro), i tedeschi si collocano al di sopra (87 euro per notte).
Nel 2016, negli esercizi ricettivi dei 28 Paesi dell’Unione europea si registrano 2,9 miliardi di presenze di clienti, in aumento del 3,4% rispetto al 2015.
La Spagna resta il primo paese per numero di presenze turistiche (15,8% sul totale dell’Ue28), in notevole crescita rispetto al 2015 (+7,9%). Seguono la Francia (14,1%), in calo rispetto all’anno precedente(-2,1%) e l’Italia (14,0%, con un +2,6%). La Germania si posiziona al quarto posto (13,5%), con un incremento delle presenze del 2,6% rispetto al 2015. Questi quattro Paesi insieme coprono più della metà delle presenze complessive dell’Unione europea (57,4%).
Rispetto al 2015, crescono in modo significativo le presenze in Polonia (+11,5%), Croazia (+7,8%) e Grecia (+6,0%) mentre diminuiscono in Belgio (-3,9%)(Prospetto 17).
I cali registrati da Francia e Belgio sembrano riflettere le conseguenze degli attentati terroristici che negli ultimi anni hanno colpito più duramente questi due Paesi.

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