Turismo, a Roma il primato di turisti stranieri
Negli esercizi ricettivi dei primi 50 comuni italianisi concentrano circa 162 milioni di presenze, pari al 40,3% del totale. Queste destinazioni, nel loro complesso, assorbono un terzo delle presenze della componente residente della clientela (32,9%) e quasi la metà (47,8%) di quelle dei non residenti.
Roma è la principale destinazione con oltre 25 milioni di presenze, che rappresentano il 6,3% del totale nazionale. Se si guarda alla sola clientela estera, la quota di turisti stranieri ospitati nella Capitale raggiunge circa il 9% del totale. Milano è il secondo comune italiano per numero di presenze turistiche (2,7% sul totale nazionale), seguito da Venezia (2,6%), che si posiziona al secondo posto della graduatoria se si considera la sola clientela non residente (4,5% delle presenze straniere).
Accanto alle grandi mete turistiche vi sono anche comuni che, seppur di dimensioni demografiche contenute, registrano in proporzione un numero di presenze rilevanti in quanto gravitano attorno a poli di forte attrattività, come ad esempio Cavallino-Treporti, Jesolo, Caorle e Rosolina,tutti localizzati in prossimità di Venezia.
Data la specificità del nostro Paese, caratterizzato dalla presenza di comuni di piccole e medie dimensioni, è interessante focalizzare l’analisi sull’impatto che i flussi turistici hanno sul territorio in termini relativi per fornire un’indicazione della pressione antropica e sull’ambiente.
Si osserva che le prime cinque destinazioni turistiche italiane (Roma, Milano, Venezia, Firenze, Rimini) non rientrano tra i 50 comuni italiani per quota di presenze ogni 1.000 abitanti e che sono appena 11 i comuni che,risultando tra i primi 50 per presenze in valore assoluto, compaiono anche tra i primi 50 per incidenza sulla popolazione residente.
Ne deriva che nei comuni demograficamente più piccoli, anche se il turismo in valori assoluti appare più modesto, in proporzione ha invece un rilevante impatto dal punto di vista logistico e ambientale sul contesto locale. In particolare, i comuni con la più elevata incidenza di presenze per abitante si concentrano nelle regioni del Nord-est, in Lombardia e in Valle d’Aosta.
La maggior parte dei comuni italiani è prevalentemente meta di clientela residente in Italia, soprattutto al Sud e nelle Isole. Una connotazione fortemente orientata alla clientela internazionale è visibile soprattutto, per il Nord, nei comuni della Provincia autonoma di Bolzano, nelle zone adriatiche del Veneto, nei comuni limitrofi al Lago di Garda, al Lago Maggiore e al Lago di Como, nelle Langhe e nelle Cinque Terre; per il Centro, nelle zone interne della Toscana e dell’Umbria, a Roma e nei comuni ad essa adiacenti; per il Sud, a Napoli, nell’isola di Capri, nella costiera sorrentino-amalfitana e a Matera; per le Isole, in costa Smeralda e nella maggior parte dei comuni costieri della Sardegna, a Taormina e nella costa ionica della provincia di Catania, a Palermo, a Cefalù e nella costa agrigentina.