The Matt Wilkinson Show presenta ‘Definitely Maybe Special’ su Apple Music 1 

 The Matt Wilkinson Show presenta ‘Definitely Maybe Special’ su Apple Music 1 

Lo show radiofonico celebra il 30º anniversario dell’album di debutto degli Oasis, ‘Definitely Maybe‘, disponibile in un rivoluzionario audio spaziale in esclusiva su Apple Music.

Per celebrare il 30° anniversario dell’album di debutto degli Oasis, Definitely Maybe, Apple Music ha annunciato la pubblicazione dell’acclamato disco in audio spaziale con Dolby Atmos, in esclusiva su Apple Music, insieme a uno speciale radio condotto da Matt Wilkinson. 

Nello show, Matt si immerge nella nuova versione in audio spaziale dell’album, raccontando i nuovi mix e come sono stati meticolosamente adattati dal produttore, mixer e ingegnere Ryan Hewitt, vincitore di un Grammy Award. Matt esplora anche rarità, demo e versioni alternative mai ascoltate prima, pubblicate in occasione del 30° anniversario, che celebrano alcune delle canzoni più iconiche della musica britannica, come Rock ‘n’ Roll StarLive Forever e Cigarettes & Alcohol

Insieme a Matt, una fantastica line-up di artisti condividono i loro ricordi sull’album, sugli Oasis e la loro eredità, con contributi di Nia Archives, Yungblud, Royel Otis, Kneecap, Felix White, Cardinals e Amyl and the Sniffers. 

“Dopo 15 lunghi anni gli Oasis sono finalmente tornati insieme, quindi non c’è momento migliore per fare luce su quello che è forse il più grande album di debutto di tutti i tempi. Definitely Maybe ha cambiato il corso della musica rock quando è stato pubblicato nel 1994, e questi nuovi mix in audio spaziale mi hanno stupito quando li ho ascoltati per la prima volta. Unitevi a me su Apple Music, alziamo il volume al massimo e celebriamo l’iconicità di quest’album!”. – Matt Wilkinson, Apple Music 1 

“I mix in audio spaziale con Dolby Atmos di Definitely Maybe sono un’esperienza di ascolto emotiva e viscerale. Ho sempre sentito Definitely Maybe come se esplodesse dalle casse e con questo nuovo formato immersivo siamo in grado di avvolgere l’ascoltatore con l’assoluta potenza degli Oasis.  È come se ci si trovasse faccia a faccia con la band negli spazi enormi in cui sono sempre state presentate queste canzoni. La voce di Liam e i toni della chitarra di Noel parlano come mai prima d’ora e il loro ritmo travolge da ogni angolazione con rinnovata intensità. Ascoltando Definitely Maybe in audio spaziale si ha la sensazione di sentire queste canzoni per la prima volta, da capo”. – Ryan Hewitt, ingegnere del suono/mixer e produttore vincitore di un Grammy Award.

Pubblicato il 29 agosto 1994, Definitely Maybe ha rimodellato il panorama musicale del Regno Unito, inaugurando una nuova era della cultura britannica in cui l’Indie rock ha dominato le classifiche e il britpop regnava sovrano. All’epoca della sua pubblicazione divenne l’album di debutto più venduto nella storia del Regno Unito e fece dei fratelli Oasis, Liam e Noel Gallagher, delle superstar.  

Ascolta lo spettacolo in streaming qui: apple.co/_MattWilkinson

Definitely Maybe in audio spaziale con Dolby Atmos (Big Brother Recordings Ltd) è disponibile per l’ascolto qui: music.apple.com/it/album/definitely-maybe/1517506402 

Yungblud parla dell’impatto degli Oasis sul nord dell’Inghilterra…

Gli Oasis sono sempre stati una grande fonte di ispirazione per me, perché è stata la prima musica che mio padre mi ha fatto ascoltare. Sono cresciuto a Doncaster e gli Oasis sono stati un punto fermo per il nord della Gran Bretagna, credo che l’abbiano reso famoso in tutto il mondo. La loro musica emanava una luce e una vibrazione nello stomaco. È una musica che puoi mettere in cuffia e camminare per strada, sentendoti la persona più figa del mondo. E, non da meno, mi ha insegnato a sognare. E mi ha portato a pensare, quando ero solo un bambino, “Se loro possono farlo, allora posso farlo anch’io, e ho intenzione di provarci sul serio”. Ma si può dire che questi ragazzi, Noel che scriveva e Liam che cantava e che suonavano tutti in una stanza, erano migliori amici che facevano la musica che amavano, ed è tutto pieno di magia, di sentimento e di attitudine giusta. E non si può dare una data a tutto questo. Non si può mettere un limite al tempo. La magia non invecchia male, vive per sempre… La mia canzone preferita è Cigarettes & Alcohol. La metto prima di salire sul palco; mi fa sentire vivo e come se potessi fare qualsiasi cosa di importante.

Dec Martens (Amyl and the Sniffers) racconta di quando ascoltava gli Oasis quando era un giovane aspirante musicista…

Quando ero più giovane e aspiravo a diventare un musicista di successo, canzoni come Rock ‘N’ Roll Star e Live Forever risuonavano davvero dentro di me. È come un inno ai sognatori, ogni singola canzone in quell’album. È un disco particolarmente importante per me perché è stato pubblicato il giorno in cui sono nato. Credo di sentirmi un po’ come l’incarnazione fisica dell’album, come la rockstar che vive per sempre e si sente supersonica.

Felix White racconta perché Definitely Maybe è ancora attuale 30 anni dopo…

La cosa che gli Oasis e Definitely Maybe mi hanno insegnato è che le persone hanno un radar per le cose vere. L’album è nato da un proposito genuino e onesto. Ovviamente la gente spesso sottolinea il fatto che la musica degli Oasis è presa da luoghi diversi e suona come cose diverse, è quasi come una religione o è quasi non analizzabile. O risuona con te o non lo fa e questo è tutto ciò che puoi trarre da essa. Se ti fa rizzare i peli, o qualunque cosa sia, o ti indirizza la vita, il resto non ha alcuna importanza, e credo che a volte questo non venga capito con la musica. La mia canzone preferita è probabilmente Slide Away. Penso al concetto romantico di fuga e al fatto che il mondo sia più grande del luogo in cui ti trovi ora… è tutto racchiuso in Slide Away, ed essendo stato un fan sfegatato degli Oasis ed essendo andato a vederli quando crescevo, la cosa che è sempre stata davvero magica è stata la fine di Slide Away, quando Noel canta e Liam canta e fanno avanti e indietro, non è un’armonia sanguigna, ma quella cosa tra fratelli… il call and response vocale, che è sempre stata una parte davvero preziosa del live set dal punto di vista dei fan.

Mo Chara (Kneecap) parla della sua crescita con gli Oasis…

Sono la colonna sonora della mia giovinezza. Ho creato un’infinità di ricordi con i miei amici, crescendo con gli Oasis come sottofondo. Ed è sempre d’aiuto sapere che siano fieri irlandesi come me. Non ricordo di essere mai stato introdotto alla loro musica… era semplicemente sempre lì, fin da quando ero piccolo. È ancora così potente oggi come lo era nel 1994, e questo è il segno di un vero grande album e, ovviamente, di una band davvero iconica. Liam e Noel hanno dimostrato che un giovane proveniente da una zona operaia può fare musica a modo suo e creare qualcosa di unico. È una cosa che ovviamente cerchiamo di fare con i Kneecap. Il mio brano preferito dell’album è Married with Children. Dopo tutta l’energia di un album davvero grandioso, puoi semplicemente rilassarti e ascoltarlo.

Nia Archives racconta come gli Oasis l’abbiano influenzata come artista…

Per me gli Oasis significano Manchester, britpop e anche Northern Soul. Gli Oasis mi hanno sicuramente influenzata come artista. Soprattutto per quanto riguarda la loro musicalità, il songwriting, la struttura delle loro canzoni. Nel mio recente album Silence Is Loud, ho fatto riferimento a molto Britpop e loro sono stati sicuramente una delle mie ispirazioni.

Royel Otis parla di cover degli Oasis mentre faceva l’artista di strada…

Quando ero più giovane suonavo molte cover degli Oasis con il mio migliore amico, Luke, facendo l’artista di strada. La mia canzone preferita di Definitely Maybe è Slide Away, mi piace il modo in cui inizia con le chitarre. È un lamento, è semplice e la melodia è semplice, ma è molto orecchiabile e di grande ispirazione.

Aaron Hurley dei Cardinals parla del fascino degli Oasis…

Penso che il fascino degli Oasis sia dato dal fatto che erano solo dei ragazzi della classe operaia di Manchester e che hanno adottato una certa arroganza e angoscia che si può vedere nella loro musica. E sotto questo aspetto, ci sono belle melodie e belle storie. Mi piace il fatto che sia stato registrato dal vivo e che non ci fosse un’insonorizzazione nel luogo in cui hanno registrato, così hanno lasciato che il suono si diffondesse creando un mix davvero “sporco” in molte canzoni (come Slide Away e Rock ‘n’ Roll Star), dove si ritrova un vero tocco punk. Ma ci sono anche queste canzoni che la gente di tutto il mondo canta ancora e canterà per molto tempo. È uno di quegli album che unisce molte persone e culture diverse. E poi ci sono queste canzoni punk, forti, che sono pura energia”.

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