“Terremoti d’Italia” in mostra a Rende (Cs) fino al 21 marzo

 “Terremoti d’Italia” in mostra a Rende (Cs) fino al 21 marzo

E’ stata inaugurata oggi, sabato 21 febbraio alle 10.30, presso il Museo del Presente di Rende (CS), la mostra “Terremoti d’Italia” organizzata dal Dipartimento della Protezione civile in collaborazione con l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia per promuovere la conoscenza di uno dei rischi naturali che più interessa il nostro territorio.

All’inaugurazione – che apre un mese di eventi, riflessioni e incontri sul rischio sismico sotto il titolo “La Calabria che si muove”, promosso dal Centro Servizi per il Volontariato della Provincia di Cosenza – prenderanno parte, oltre al Capo del Dipartimento della Protezione Civile, Franco Gabrielli, il Presidente della Regione Calabria e le autorità locali.

“Formazione, informazione e consapevolezza dei vari rischi che insistono sui territori sono gli strumenti migliori per preparare i nostri concittadini ad affrontare eventuali emergenze – afferma Gabrielli –; la conoscenza e la memoria sono risorse fondamentali per creare comunità resilienti”.

L’esposizione – a ingresso gratuito – ripercorre la storia dei principali terremoti che hanno colpito nell’ultimo secolo il territorio italiano attraverso documenti, immagini, strumenti scientifici e dispositivi tecnici antisismici, con l’obiettivo di stimolare i cittadini a un ruolo attivo nella riduzione del rischio. La mostra si articola in tre sezioni – dedicate al fenomeno, al territorio e alla riduzione del rischio – che i visitatori attraversano guidati da volontari di protezione civile. L’area del fenomeno approfondisce, con approccio interattivo, il tema dell’origine dei terremoti. L’area del territorio sviluppa invece gli argomenti legati alla storia e alla pericolosità sismica. Nell’area della riduzione del rischio si affrontano, infine, i temi della vulnerabilità dell’edificato e dei comportamenti da adottare prima, durante e dopo una situazione di emergenza.
Inoltre, grazie alla Stanza sismica, allestita con oggetti di uso comune, i visitatori possono sperimentare direttamente cosa accade durante un terremoto, osservandone da vicino gli effetti all’interno di un edificio. Il percorso si chiude con la proiezione di “Non chiamarmi Terremoto”: una docu-fiction dedicata al tema della prevenzione nelle riflessioni di una studentessa aquilana. Aperta al pubblico fino a sabato 21 marzo, la mostra può essere visitata dal martedì al sabato dalle 15.30 alle 19.30 e, solo il sabato mattina, anche dalle 9.30 alle 13.30.

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