Teatro e musica per passione, ma con tanta “professionalità”

 Teatro e musica per passione, ma con tanta “professionalità”

Con “La Ribalta” il 19 e 20 al teatro “Il Piccolo” di Fuorigrotta

Quando la passione per qualcosa, ce l’hai nel sangue, diventa bellissimo esprimerla, magari coinvolgendo anche familiari ed amici. E’ il caso di Pasquale Esposito che, ancor oggi, si esprime riscuotendo grandi applausi nelle sue interpretazioni sia musicali che teatrali anche con la consorte Silvana Petti altra passionaria di regia di teatro.

Esposito ci dice: “Mi appassiona tanto sia la musica che il teatro ed interpreto entrambe sempre a livello passionale, ma con tanta professionalità.  Ho 73 anni e sono un musicista che dall’età di 13 anni vidi nascere in me la passione per la musica avendo uno zio musicista ed iniziai suonando la fisarmonica, ma quel che più mi appassionò fu la batteria con la quale imparai ad avere una fratellanza ed a suonarla molto bene tanto da essere inserito nei migliori complessi degli anni 60. Nel marzo 1968, feci il mio ingresso nella Marina Militare ed imbarcatomi sulla nave ammiraglia “Garibaldi”, un maresciallo appassionato di musica ed in particolare di melodie napoletane, notando la mia passione, volle farmi fare un provino e di seguito mi inserì con grandi apprezzamenti nella banda musicale della Marina. Era il momento che potevo cogliere un successo di vita, ma io che sono un passionario della mia Napoli, non riuscendo a stare a Taranto, volli tornare nella mia città Partenopea, nonostante le parole di incoraggiamento a restare imbarcato rivoltemi dall’Ammiraglio, altra persona appassionata di musica napoletana e del vivere festoso.  Nel 1972, mi impiegai all’Alfasud e qui conobbi Gianni Panachia gran maestro di pianoforte tutt’oggi ben apprezzato, che era anche lui dipendente dell’Alfasud ed entrai a far parte del suo gruppo ottenendo successi”.

Esposito, nella sua età molto giovanile ha ottenuto successi anche con il complesso bit di Fuorigrotta “Le Aquile Reali”.

L’escalation di successi per Esposito ed il complesso del quale faceva parte. Nel 1978 continuando a lavorare all’Alfasud, quando l’Alfasud era ancora Alfa Romeo, Pasquale Esposito, sempre per il suo modo di interpretare nel modo più genuino la sua arte e passione, venne interpellato dal dirigente di quell’azienda che, avendo notato altre aziende come Mecfond e Sip avere una compagnia teatrale costituita esclusivamente da dipendenti e familiari, gli propose di fare una scommessa di creazione e riuscita di un loro CEDAS Centro Attività Sociali al fine di coinvolgere amici e familiari dei dipendenti con lo scopo di passare, nelle ore libere dal lavoro, momenti di spensieratezza partecipando agli spettacoli creati dal circolo aziendale. Il centro per dare svago, venne subito realizzato da Esposito che creò una compagnia teatrale, dapprima 1978 come Arte varia, canzoni e musica, poi dal 1981 aggiungendo commedie teatrali e ricevendo consensi ed applausi anche dalla Presidente Unicef Campania Margherita Dini Ciacci che era solita seguire con gioia ed interesse queste esibizioni teatrali proprio perché fatte sempre senza scopo di lucro. Tanti, sono stati anche i personaggi illustri dello spettacolo che gratuitamente hanno partecipato al taglio del nastro alle prime, ospitate dai grandi teatri napoletani Mercadante, Mediterraneo, Diana ed altri.

A Silvana Petti, che al contrario del marito Pasquale non ha precedenti familiari né di musica né di teatro, la passione per queste arti è nata in occasione della fortuita presentazione di una commedia che le venne richiesta in un campeggio dove si trovava con la famiglia e rispondendo alle perplessità del consorte per il ruolo che accettava di svolgere vinse quella che poteva quasi definirsi una sfida. Una sfida, talmente bella ed intelligente che, unita all’amore che nutrono entrambe per le loro persone e la loro unione, assemblata a quella passione che era in Pasquale ed ovviamente negli anni è stata trasferitaa Silvana, fanno ora di questa coppia un binomio dal successo garantito. Un successo che è dovuto proprio alla loro professionalità, semplicità, umanità e passione per le cose buone della vita come anche quella dell’attività di operatori pastorali nella quale Silvana e Pasquale sono impegnati nella loro parrocchia “Sant’Antonio” di via Diocleziano, dove Silvana insieme  ad una collaboratrice  Rossella ha fondato un gruppo di laboratorio teatrale di teatro partenopeo per i ragazzi del quale il parroco Don Andrea è molto entusiasta perché è tutto volontariato, infatti nessun ragazzo paga neppure una benché minima partecipazione finanziaria. Per questi veri ed autentici personaggi appassionati ed innamorati  dell’Arte dello spettacolo, l’unica grande soddisfazione è il veder giungere attori da lontano, Giugliano, Monteruscello, Napoli piazza Garibaldi ed altre località anche più lontane, per ogni loro rappresentazione, molti dei quali loro stessi hanno formato e che con la loro grande bravura riscuotono successo ed applausi, il che diviene una giusta e logica gratificazione sia per loro che per la regista Silvana che ha saputo tirar fuori dalle loro persone quello spirito di Arte che ben sanno esprimere.

Una affermazione in campo che la coppia Esposito Petti dall’Alfasud ha trasferito anche  in altre realtà.  Con spettacoli di musica e teatro, si sono attivate collaborazioni di spettacoli sempre senza scopo di lucro perché per la coppia il teatro e la musica è solo una passione, un hobby che realizza negli spazi di tempo libero che riesce a ricavare dalla famiglia, figli e nipoti compresi.

Dal al 2007, anno in cui Esposito è andato in pensione le rappresentazioni di quanto portato in scena da Pasquale Esposito e la moglie Silvana Petti, hanno per 12 anni continuato ad avere successi con la compagnia “La Ribalta” da loro fondata senza scopi di lucro, poi per impegni familiari c’è stata una piccola pausa che è continuata con la forzatura della pandemia, ma già prima del Covid 19 spronato dalla moglie la famiglia Esposito con Pasquale e Silvana sono tornati ad una ripresa viva e ben programmata. Questo anche per le tante richieste venute dagli amici e conoscenti che attendevano con ansia la ripresa dell’attività tanto da far registrare il tutto esaurito. Al teatro “Il Piccolo” di Fuorigrotta, nei giorni 19 e 20 novembre, permetteranno di assistere alla commedia in scena “Lu curaggio de lu pumpiere napulitano” trascritta da Silvana in lingua un pò più moderna, con una riduzione, dato che era in napoletano arcaico.

A cura di Giuseppe De Girolamo

 

Mario Orlando

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