Si conclude la 14esima edizione del Premio Fabula, iniziativa culturale nata nel 2010 da un’idea di Andrea Volpe

 Si conclude la 14esima edizione del Premio Fabula, iniziativa culturale nata nel 2010 da un’idea di Andrea Volpe

Ultima protagonista sarà Bianca Nappi, attrice a tutto campo, amorevole Marietta ne “Le indagini di Lolita Lobosco”. Sarà tra i ragazzi in Arena Troisi alle 19 e più tardi sul palco di Piazza del Popolo per concedersi alle domande del giornalista de Le Iene e scrittore Gaetano Pecoraro, alla conduzione della serata. Dopo la consegna del castelletto alla Nappi, la serata proseguirà con lo spettacolo di Mago Pako. All’anagrafe Pasquale Guercia, di Bellizzi, 20 anni, incanterà la piazza con le sue illusioni che hanno già sbalordito Chiara Ferragni, Fiorello, Ligabue, Ricchi e Poveri, Nek e Renga. Per lui la magia è un mezzo per trasmettere emozione alle persone: per un piccolo lasso di tempo si ferma la loro vita e si vive un’emozione forte.
Come sempre, la giornata dei dreamers prenderà il via molto prima. Dopo il laboratorio “Scrivimi una canzone” con Piervito Grisù, dalle 17.30 il cerchio degli incontri si chiude con i ragazzi di Lercio, a capo del sito satirico italiano di finte notizie di taglio umoristico, Vera Gheno, linguista, saggista e attivista italiana, ha collaborato per vent’anni con l’Accademia della Crusca e Giuseppe Borrelli, Procuratore capo della Repubblica di Salerno. Tra tatto, attenzione e disponibilità alla meraviglia, modera tutti gli incontri in Arena la giornalista Concita De Luca.
RESOCONTO QUARTA GIORNATA Sabato i ragazzi hanno incontrato Martin Castrogiovanni. L’ex rugbista e conduttore televisivo italiano di origine argentina si è raccontato senza veli e ha attirato subito la loro attenzione confidandogli che nel tempo libero è un patito di playstation.  «Non gioco a Fortnite ma a Call of duty». Poi le belle parole per la sua prima compagna di viaggio in tv. «Se non ci fosse stata Belen alla mia prima volta a Tu si que Vales non avrei imparato i tempi televisivi. È stata molto carina e comprensiva con me, insegnandomi i ritmi della conduzione e aiutandomi nel gioco delle telecamere. Prima di allora non avevo mai fatto televisione e l’italiano non è la mia lingua. Leggere il gobbo all’inizio sembrava un’impresa, ma Belen mi ha affiancato e insegnato tante cose. La trasmissione mi ha regalato anche un altro grande amico: Gerry Scotti. Siamo molto simili, facciamo a gara a chi piange di più durante la trasmissione».

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