“Secchione ma non troppo”di Luca Marannino dal 17 febbraio in libreria
Luca Marannino sarebbe uno studente milanese di diciotto anni come tanti se non fosse per la sua pagella di fine anno, nella quale ha avuto un unico identico voto in tutte le materie: 10. Tutti 10 in uno dei più selettivi e severi licei classici d’Italia: il Berchet a Milano. Cosa c’è dietro questa brillante performance? Non si tratta del solito secchione: Luca studia, ma non a livelli disumani, solo si applica con costanza e curiosità e poi vive serenamente il suo tempo ibero, gioca a basket, ha una fidanzata, aiuta i ragazzi dell’oratorio, studia il pianoforte, esce con gli amici. In questo libro, con grande precisione ma anche con un pizzico d’ironia, Luca svela i suoi segreti per eccellere senza farsi troppo male raccontando i consigli basati sulla sua esperienza uniti a trucchetti sempre utili: il suo metodo di studio, cosa fare per “incantare” i professori, i suoi hobby che, come sostiene, sono funzionali a un percorso scolastico di successo. Luca suggerisce per esempio di escludere le pratiche dannose come la “divano terapia”…. ma dice anche che studiare dalle 2 di pomeriggio alle 2 di notte non è la cosa più saggia da fare; consiglia di non avere paura in classe, di buttarsi sempre con i professori, anche col rischio di dire la cosa sbagliata, perché sbagliare è più umano che avere sempre ragione; racconta le ragioni che lo hanno spinto ad amare lo studio, spiega quanto siano importanti la curiosità e la fantasia per riuscire a memorizzare i concetti, o come sia necessario svagarsi nel tempo libero facendo però in modo che i divertimenti non costituiscano un problema e restino invece una risorsa per ricaricare le batterie. E conclude con quattro lettere aperte indirizzate ai genitori, ai professori, ai colleghi studenti e a tutti i secchioni, ricordando che senza il rigore e la precisione tutte le indicazioni sono vane e che “lo studio è solo una parte di noi, non può e non deve assorbire tutto il nostro tempo. L’esperienza, il dialogo, le relazioni sono il vero contenuto della vita”.