Scontri a Buenos Aires: 60 arresti e 20 agenti feriti
Notte di delusione che ha scatenato l’ira dei supporter argentini più calorosi che ha portato all’arresto di sessanta persone e venti agenti rimasti feriti nel corso dei disordini verificatisi a Buenos Aires la notte scorsa al termine di Argentina-Germania. Subito dopo la partita, infatti, migliaia di tifosi dell’albiceleste hanno raggiunto l’obelisco al centro di Buenos Aires, luogo simbolo della capitale sudamericana, per sostenere la nazionale che, dopo ventiquattro anni, aveva raggiunto una finale mondiale. Dopo qualche ora sono entrati in azione i vandali che hanno preso di mira negozi e monumenti e le forze dell’ordine sono intervenute utilizzando gas lacrimogeni e proiettili di gomma. La folla si e’ dispersa e la situazione e’ tornata normale. La partita e’ stata seguita da ventimila persone in Plaza San Martin, altro luogo simbolo di Buenos Aires, dove era stato allestito un maxi schermo. La presidente argentina, Cristina Fernandez, il cui gradimento e’ ai minimi negli ultimi mesi, ha preferito non recarsi in Brasile facendo sapere, comunque, di aver telefonato al ct argentino Sabella per incoraggiarlo.