Scegliere la cucina: un percorso a ostacoli per l’80% degli italiani

 Scegliere la cucina: un percorso a ostacoli per l’80% degli italiani

La ricerca condotta in quattro Paesi europei svela che comprare cucina ed elettrodomestici è un’esperienza che dura oltre 2 mesi snodandosi tra un gran numero di negozi e ora anche sul web, mettendo a dura prova entusiasmi iniziali ed energie. «C’è il desiderio di sentirsi creativi e coinvolti, ma la miriade di fonti informative confonde. E nonostante qualche errore, è sempre un’emozione ammirare il risultato» dice Marco Balliano, General manager, food preparation e Built-in di Whirlpool EMEA. Prima ci si sente entusiasti e pieni di energia, poi arrivano il disorientamento, le esitazioni e le frustrazioni causate dai problemi inaspettati e dai necessari compromessi. Alla fine non mancano i piccoli rimpianti davanti a qualche errore commesso, ma l’emozione che si prova completata l’opera fa dimenticare tutte le difficoltà. È l’altalena emotiva che i consumatori sperimentano quando acquistano una nuova cucina: un percorso che presenta difficoltà per l’80% degli italiani (e il 75% degli europei), come rivela una ricerca condotta in quattro paesi da Norstat & Research Plus per Whirlpool EMEA sul processo di acquisto delle cucine built-in (*). «Si tratta di viaggio che può durare oltre due mesi –spiega Marco Balliano, General manager, food preparation e Built-in di Whirlpool EMEA­– e procede senza una precisa road map, per tentativi ed errori. Raccogliere le informazioni è un processo troppo lungo e difficile per il 17% degli intervistati, il 29% è costretto a rivedere il suo progetto per motivi di spazio e il 14% per motivi di budget. Il 25% dei consumatori ha raccontato di essere arrivato stremato alla fine del processo, ansioso di chiudere l’acquisto. Nonostante questo l’acquisto di una cucina, che si affronta poche volte nella vita e in momenti di grande cambiamento per sé o per la famiglia, rimane qualcosa che determina grande coinvolgimento, stimola la creatività e lascia sempre un senso di soddisfazione». La ricerca, condotta in Italia, Francia, Germania e Polonia, considera un campione di consumatori di diverse età e disponibilità economiche che hanno acquistato una cucina caratterizzata in tutto o in parte da elettrodomestici built-in. I risultati rivelano che il processo d’acquisto della cucina può durare anche diverse settimane (69 giorni è la media indicata dagli italiani). «Spesso si parte da una suggestione visiva –prosegue Balliano– come un modello adocchiato in un negozio (22%) o su una rivista (17%). Il 13% degli intervistati, addirittura, ha risposto di essere partito con in mente solo un colore». Dopodiché si passa alla ricerca delle informazioni: la prima fonte indicata dagli italiani è il negozio fisico, nella maggior parte dei casi un punto vendita indipendente; seguono i cataloghi dei rivenditori, i siti web e i cataloghi dei produttori, i consigli degli addetti alle vendite, le recensioni online. Un vagabondaggio reale e virtuale, che porta gli italiani a visitare in media 4,9 negozi e 4,7 siti web prima di prendere la decisione finale. «Un aspetto molto interessante –commenta sempre Marco Balliano– è che questi due mondi oramai convivono perfettamente nelle abitudini dei consumatori: il 37% ha usato uno smartphone all’interno dei negozi stessi, non solo per scattare foto a mobili, elettrodomestici e prezzi, ma anche per controllare in tempo reale informazioni e recensioni sul web». Durante il processo le energie vengono a mancare, specialmente quando si deve scendere a compromessi per motivi di spazio o di budget. Le forze e l’entusiasmo ritornano quando finalmente si mettono insieme i pezzi, si prendono le ultime decisioni e prende forma il rendering definitivo. Ma gli ostacoli non sono finiti: problemi di consegna e montaggio sono sempre in agguato e, dopo il rodaggio della nuova cucina, con l’uso e l’esperienza, ci si accorge degli errori di valutazione fatti. «Soprattutto per quanto riguarda gli elettrodomestici –precisa Balliano–. I consumatori, infatti, tendono a dedicarsi prima alla scelta dei mobili, riservando a questi il 60% del tempo, mentre gli elettrodomestici arrivano dopo e, con scarse informazioni alla mano, ci si limita a guardare l’aspetto estetico, il design e l’armoniosità nel contesto della cucina». I principali ripensamenti, infatti, riguardano proprio funzioni, dimensioni e performance degli elettrodomestici: potendo tornare indietro, i consumatori sceglierebbero un frigorifero più grande, un piano cottura con più fuochi e un forno con funzionalità più avanzate per cucinare meglio. Un desiderio comune? «Un aiuto più puntuale nelle fasi di progettazione e acquisto –conclude Balliano–. Un normale rendering non è più sufficiente, lo si vuole 3D e interattivo, manipolabile in modo semplice per posizionare e sostituire i vari elementi con un click. Ma il virtuale non basta, il sogno di molti è di avere a disposizione un consulente personale a domicilio».

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