Salute mentale, ASL Napoli 1 Centro e CONI siglano un protocollo d’intesa affinché lo sport sia volano di rinascita
Lo sport come cardine per creare una crescita personale e competenze da spendere in ambito
lavorativo. Parte da qui il protocollo d’intesa firmato oggi dal direttore generale dell’ASL Napoli 1
Centro Ciro Verdoliva e il Presidente del Comitato Regionale CONI della Campania Sergio Roncelli.
La firma segue l’intesa raggiunta tra la Regione Campania e il CONI e sottoscritta nel mese di
febbraio per “l’organizzazione e gestione delle attività sportive” presso l’impianto polifunzionale
“Collana” del Vomero. «Un passo importante – dice Ciro Verdoliva – nella direzione tracciata dal
presidente De Luca e il modo concreto per fare in modo che lo sport possa essere anche uno strumento
chiave di rinascita e di cura». Il protocollo che vede protagonista la ASL Napoli 1 Centro è stato
siglato nella sede del Social Club, luogo di integrazione culturale autismo e dintorni, afferente al
Dipartimento di Salute Mentale dell’ASL Napoli 1 Centro diretto da Luisa Russo. Nell’ottica di una
realtà culturale che non si è mai fermata dinanzi alle criticità di una società in cambiamento, lo sport
diviene attraverso la sua poliedricità, un importante strumento che promuove inclusione Il Protocollo
favorirà, dunque, la diffusione di eventi ed iniziative utili a promuovere, formare, divulgare e
sostenere la sensibilizzazione di una salute mentale di comunità. In particolare, grazie a questa intesa
verranno promosse attività sportive anche finalizzate all’avviamento, all’addestramento e alla
formazione degli utenti del Distretto di Salute Mentale utili a potenziali inserimenti nel mondo
lavorativo dello sport. Saranno avviati, oltre all’attività fisica, laboratori, seminari, workshop,
incontri, tavole rotonde, quali momenti di approfondimento e di sviluppo dei progetti di reciproca
pertinenza e si terranno studi, approfondimenti, conversazioni, confronti relativi al settore della
promozione della cura e del benessere della persona attraverso la poliedricità dello strumento
sportivo.