San Giovanni a Teduccio, pioggia di kalashnikov contro la casa del boss
Una pioggia di fuoco contro la casa del boss n pieno centro a San Giovanni a Teduccio davanti a decine di presone impietrite nel bel mezzo del pomeriggio. Come una giornata di guerra, l’uso di una mitraglietta, moto in azione. Un raid a scopo intimidatorio a Napoli in pieno pomeriggio. Rinvenuti e sequestrati sull’asfalto dalla polizia scientifica intervnuta per i rilievi del caso, oltre una trentina di bossoli, sparati con un kalashnikov, un fucile e una pistola. La raffica di colpi è stata esplosa nella zona di San Giovanni a Teduccio. Responsabili, secondo una prima ricostruzione fatta dagli investigatori, quattro persone a bordo di due moto potenti e con il viso coperto da casco integrale. Una segnalazione giunta al 113 ha fatto scattare controlli a largo raggio. Agenti hanno rinvenuto subito bossoli in via Alveo Artificiale, a largo Tartarone e e lungo corso San Giovanni a Teduccio, dove abita un ex affiliato al clan Mazzarella. I bossoli calibro 7.62, sono usciti fuori sicuramente da un fucile. Proseguendo nei controlli, nel cortile del palazzo, i poliziotti hanno trovato un fucile mitragliatore kalashnikov e una trentina di colpi, calibro 9, in dotazione a una pistola. Nel mirino dei responsabili del raid, secondo quanto si è appreso da fonti di polizia, un pregiudicato, Salvatore Donadeo, 38 anni, ritenuto vicino ai Mazzarella e già scampato a un agguato alcuni anni fa. Contro la sua abitazione, la notte del 4 luglio scorso, un’analoga azione intimidatoria: un ‘gruppo di fuoco’ esplose 5 colpi di pistola che danneggiarono alcune finestre dell’appartamento. In strada furono rinvenuti altrettanti bossoli sempre del calibro 7.65.