Rughetti: “Do’ il voto 9 al testo uscito dal Senato”

 Rughetti: “Do’ il voto 9 al testo uscito dal Senato”

A settembre, quindi, “bisogna dare il segnale che quando si perde il lavoro non si esce dal sistema di protezione sociale. E questo è previsto nel Jobs Act: reddito minimo, nuova formazione, reinserimento. Poi: detassazione totale per le imprese che assumono chi ha meno di 30 anni nei settori dell’investimento e della ricerca. Filosofia di fondo: incentivare politiche private con investimenti pubblici”. Questo dichiara il sottosegretario alla Pubblica amministrazione Angelo Rughetti in un’intervista rilasciata all’edizione odierna del ‘Corriere della Sera’, aggiungendo:”Do’ il voto 9 al testo uscito dal Senato, Penso che un Senato che non fa più leggi non debba essere elettivo. Ma i suoi membri non debbono neanche avere l’immunità parlamentare. Aumenterei i senatori-sindaci, diminuirei i consiglieri regionali”. Sulla legge elettorale, invece, “vedo con le preferenze piu’ effetti negativi che positivi. Meglio i collegi uninominali”. Quanto ai contrasti anche dentro il Pd dice: “Fino a oggi, come nel dibattito al Senato, i dissidenti dentro il Pd non si possono ricondurre allo schema delle correnti. Dovremo fare una nuova segreteria che non sara’ soltanto espressione della maggioranza. E anche il gruppo della Camera andra’ guidato in modo ‘plurale’: il capogruppo non deve essere ‘LETTO’ come rappresentante di una parte, ma portare 300 deputati a contribuire all’approvazione dei provvedimenti”. Secondo Rughetti “riforme istituzionali e misure economiche sono nella stessa ricetta. Le riforme del Senato, delle Province, della Pubblica amministrazione, la legge elettorale servono a rendere le decisioni piu’ facili”. Infine, per Rughetti “la maggioranza è solida, se Forza Italia voterà qualche provvedimento, ne prenderemo atto. Sarà un problema loro, più che nostro”.

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