Riserva Maccalube ad Aragona-Caldare, l’Ingv spiega il Vulcanismo sedimentario
Riguardo all’esplosione che ha accompagnato la fuoriuscita di fango, con conseguenze tragiche nella riserva Maccalube ad Aragona-Caldare, ad Agrigento, trasmetto, di seguito, una breve nota del direttore della sezione dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia di Palermo, Rocco Favara, sul Vulcanismo sedimentario (Mud Volcanoes).
“Il vulcanismo sedimentario è un fenomeno geologico tipico dei bacini sedimentari, caratterizzati da tettonica compressiva che ha nei Mud Volcanoes le tipiche espressioni di superficie. I Mud Volcanoes sono strutture geologiche che si formano come risultato di emissioni intermittenti di gas, acqua e sedimenti. Misure dei flussi indicano queste manifestazioni come le maggiori e più attive emissioni naturali di CH4 sul territorio nazionale. Inoltre, la geochimica dei fluidi rilasciati dai mud volcanoes siciliani ne ha evidenziato alcune caratteristiche uniche. In Sicilia centro-occidentale, soprattutto a Caltanissetta ed Aragona, è stato riconosciuto un degassamento di fluidi mantellici (He), sebbene nessun sistema vulcanico sia presente nelle vicinanze. Questi risultati implicano che le principali discontinuità tettoniche che regolano il trasferimento dei fluidi sono a carattere litosferico. Negli ultimi anni si sono verificate alcune intense e improvvise attività esplosive, con emissione di cospicui volumi di fango. L’attività di ricerca svolta ha evidenziato inoltre anche una stretta relazione tra attività esplosiva e attività sismica a scala locale. In quest’ottica, uno studio multidisciplinare (geologico-strutturale, geochimico, sismologico) sulle dinamiche di funzionamento di questi apparati, sarebbe importante per definire le possibili relazioni tra processi sismogenetici locali e lo stato di attività dei mud volcanoes al fine di valutare l’hazard relativo a eventi parossistici futuri. Le maccalube di Aragona sono alimentate da emissioni gassose a metano prevalente con concentrazioni di anidride carbonica intorno al 2% e di elio intorno a 200 ppm”. Sono attualmente sul posto 2 ricercatori dell’Ingv per misurare i flussi di gas. L’evento è stato registrato probabilmente dalla stazione sismica denominata FAVR, appartenente alla Rete Sismica Nazionale (RSN) dell’Ingv, posta in località Villaggio Mosè, nel Comune di Favara (AG), a circa 10 km dalla Riserva Naturale di Maccalube di Aragona.