Riforme, Luigi Di Maio: “Aspettiamo il Pd alla prova dei fatti”
Così Luigi Di Maio (movimento cinque stelle) posta un commento su Facebook. “Che il M5S e il PD siano totalmente differenti anche nel modo di comunicare è chiaro. Se fossimo stati a parti invertite, noi gli avremmo detto SI o No dal primo incontro. Come abbiamo sempre fatto in questa legislatura (e ci deve essere dato atto)”. In un post pubblicato stamane con il titolo “Cosa succede ora”, dopo l’incontro in diretta streaming con il Pd guidato dal premier Matteo Renzi, Di Maio scrive: “Questi invece prendono tempo, fanno melina, i loro ‘vedremo’, ‘vi faremo sapere’, non solo fanno perdere tempo agli italiani, ma disorientano non poco. Ci vuole pazienza, ora dobbiamo andare fino in fondo per migliorare questa pessima legge elettorale. Cosa succede ora? E’ la domanda di molti. Semplice. Aspettiamo il Pd alla prova dei fatti”. Innanzitutto, “la settimana prossima al Senato”, scrive Di Maio: “Immunità parlamentare; Giudizio di costituzionalità preventivo sulla legge elettorale; Riduzione numero dei Deputati e loro stipendio. Il Pd ieri ha detto ‘NI’ su questi temi. Ma ha dato disponibilità a far incontrare il loro capogruppo per trovare una soluzione. Andremo fino in fondo e verificheremo la loro reale volontà. Si va in aula la settimana prossima. Ci aspettiamo che l’abolizione dell’immunità passi. Altrimenti non smentiranno la loro natura”. In secondo luogo, i “prossimi 15 giorni”: “Il Pd dovrà contattarci per l’ultimo incontro. Verranno al tavolo e dovranno dirci se inseriranno le preferenze nella legge elettorale oppure no. Se vogliono un Parlamento pulito oppure no. Se vieteranno le pluricandidature oppure no. Noi abbiamo fatto tutto quello che potevamo, inclusi molti passi verso di loro (con il doppio turno di lista). Ora tocca al Pd dimostrare alla prova dei fatti se è solo chiacchiere e distintivo. E lo facciano in fretta, la pazienza degli italiani ha un limite”. Post scriptum: “Non ho mai detto che il Movimento 5 Stelle vuole incontrare altri partiti se fallisce con il Pd. Noi abbiamo incontrato il Pd in quanto partito di maggioranza relativa (nella maggioranza). Ci basta e ci avanza…”.