Reportage: Alla Scoperta Dell’Albania

 Reportage: Alla Scoperta Dell’Albania

Dall’inviata in Albania Paola Pinto

Per la prima volta mi sono ritrovata agli inizi di agosto senza aver prenotato nulla per le vacanze estive. In genere prenoto a gennaio! Il primo agosto 2017, in una Napoli pervasa da un caldo insopportabile , chiusa in auto con aria condizionata a palla, sono stata catturata e ipnotizzata, lungo via Manzoni , da un manifesto che ritraeva una spiaggia caraibica con su scritto Albania. Sono tornata a casa e con molti pregiudizi, ho iniziato a smanettare su internet alla ricerca del nome della spiaggia pubblicizzata sul cartellone. Nel momento in cui ho capito che la spiaggia “esisteva” e che si trovava a Ksamil , nel sud dell’Albania, ho provato immediatamente a contattare gli hotel. Avevo paura di incontrare difficoltà nel comunicare con loro ma dopo pochi istanti ho capito che gli albanesi conoscono perfettamente la nostra lingua. D’istinto ho prenotato l’hotel e successivamente la nave da Brindisi a Valona coinvolgendo oltre i miei tre figli mio marito e il cane, anche i miei genitori, mia sorella e famiglia e un’amica di mia sorella con la sua famiglia. Dalla prenotazione fino al giorno della partenza sono stata presa da ansia e perplessità chiedendomi ogni giorno se quella non fosse stata una scelta azzardata! Il 12 agosto finalmente arrivati a Brindisi ci imbarchiamo alla scoperta dell’Albania. Dopo 5 ore di navigazione arriviamo al porto di Valona dove abbiamo atteso una lunga fila per la dogana. Appena usciti dal porto però ci fermano dei “tipi” che ci chiedono se la nostra assicurazione auto sia valida in Albania. Mentre mio marito e gli altri uomini del gruppo discutono sul da farsi , io torno al porto e chiedo ai poliziotti se fosse tutto legale. Questi mi rispondono che i “tipi” sono agenti assicurativi e che rilasciano un certificato valido a tutti gli effetti. Dunque dopo aver pagato la copertura assicurativa per 15 giorni di 49 euro, finalmente ci mettiamo in marcia verso Ksamil. Era l’una di notte e ci aspettavano circa 3 ore e mezza di auto. Dopo pochi km inizia un tratto di strada meraviglioso che costeggia il parco nazionale di Llogarà dove si scende in una serpentina da 1.027 mt a picco sul mare completamente buia, che con la stanchezza addosso ci ha trasmesso non poca ansia. Alle spalle avevamo pendii grigi e brulli. Apro il finestrino e sento profumi intensi di pino e ginepri e un leggero brivido di freddo: l’auto segnava 14 gradi! Avevo forse sbagliato meta? No, ho soltanto scelto il percorso meno agevole ma più breve per arrivare a destinazione! Bene, finalmente alle 4,30 circa del mattino ,stanchi morti ,arriviamo a destinazione. Il ragazzo dell’Hotel ci consegna le chiavi della stanza e tra uno sbadiglio e l’altro scarichiamo le auto e ci tuffiamo sui letti. Dopo poche ore di sonno ci svegliamo e ci prepariamo alla scoperta delle spiagge. Arrivati presso il primo lido prendiamo un ombrellone e 2 lettini, in legno con materassino per un costo di 7 euro. Ci guardiamo l’un l’altro e non ci sembra vero! Lido nuovo , pulito, con un mare meraviglioso ,un bar attrezzato e docce. Verso le 18,00 torniamo in hotel per prepararci alla cena che abbiamo prenotato. Cena preparata al momento con spaghetti al pomodorino fresco e basilico del posto, orate e spigole alla brace, verdure grigliate. Volevamo l’anguria, non c’era ma dopo 2 minuti erano andati a comprarla , fredda per servirla. Si, funziona così, non hanno nulla in magazzino. Tutto fresco e se serve qualcosa si corre a comprarla. I giorni successivi ci siamo spostati per dirigerci sulla spiaggia e in particolare sul lido che avevo visto sul famoso cartellone a Napoli. Beh , che dire, uno spettacolo della natura! Sono rimasta lì per qualche minuto ad ammirarla dal parcheggio. Sabbia bianca, lettini in legno, ombrelloni di paglia e 4 isolotti di fronte. I bambini hanno affittato i kayak, 3,50 euro l’ora e si sono avviati alla scoperta degli isolotti. Qui ombrellone e due lettini 10 euro. Verso le 14.00 dopo aver pranzato al ristorante del lido pensando che ci aspettassero le famose ore più calde della giornata ci rendiamo conto che, come il giorno precedente, la brezza marina rende il clima fresco e frizzante nonostante i 34 gradi. Prima di andare via, prenotiamo la cena lì dove avevamo pranzato, al ristorante del lido. Che scoperta meravigliosa!
Ci accolgono come se fossimo stati i principi del Qatar. Gentilezza da parte di tutti, sorrisi e saluti. Tutti erano accolti così, gli albanesi sono così! La cena inizia con verdure grigliate , insalatone e patate fritte, a seguire crudo di cernia e gamberi con chicchi di melagrana olio e limone. Poi risotto alla pescatora e ancora cernia alla brace. La vetrina del pesce era lì davanti ai tuoi occhi e due volte al giorno la rimpinguavano. Scegli il pesce e poi decidi come vuoi che te lo cucinino. Forno a legna per le pizze e carne per chi non ama il pesce. Infine frutta e parata di dolci e gelati. Cena completa con vino italiano 25 euro a testa dall’antipasto al dolce. Abbiamo visto anche altre spiagge tutte meravigliose e con lidi attrezzati. Più volte dopo cena ci siamo recati a Saranda, il centro della movida notturna. Dista 15 km da Ksamil ed è facilmente raggiungibile in auto. Negozi, locali notturni, ristoranti, pub e bar distribuiti sul lungomare pedonale della città. E’ possibile parcheggiare l’auto in garage a 3 euro per tutta la serata.
Sono ancora tanti i luoghi da visitare ma il 26 agosto è arrivato in fretta. E’ ora di tornare …
L’Albania è stata dunque una meravigliosa scoperta, sconfessando la nostra idea ricca di pregiudizi…
Una riflessione è d’obbligo: pensavo davvero di trovare un mondo arretrato e non ancora pronto al turismo e invece ho vissuto una vacanza dove il turista era al centro dell’ attenzione e questa è stata la vera scoperta della vacanza !

Mario Orlando

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