Racket a Portici, fermato elemento di spicco del clan Vollaro
Agenti della polizia di stato, commissariato di Portici- Ercolano e i militari dell’arma dei carabinieri del nucleo investigativo di Torre Annunziata, congiuntamente, hanno dato esecuzione oggi ad un fermo di indiziato di delitto, emesso dal pubblico ministero della Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli nei confronti di un 52enne, attualmente sottoposto alla libertà vigilata con obbligo di firma, perchè ritenuto responsabile di tentata estorsione con l’aggravante delle finalità mafiose.
L’indagine condotta dai due citati reparti, su filoni investigativi convergenti, e coordinata dalla direzione distrettuale antimafia partenopea, ha consentito di documentare tentativi di estorsione riconducibili all’indagato, ritenuto elemento ai vertici del clan camorristico della famiglia Vollaro, operante a Portici, commessi nel periodo tra maggio e luglio del 2015, ai danni di quattro cantieri edili attivi a Portici, ai cui titolari, dietro minacce anche implicite, l’indagato avrebbe intimato il pagamento di un pizzo al gruppo camorristico di appartenenza , in cambio del favore per la prosecuzione dei lavori senza incidenti.
Secondo la ricostruzione, il 52enne muovendosi in bicicletta per non destare sospetti, sarebbe andato più volte presso i cantieri presentandosi ai titolari come “emissario degli amici di Portici” e intimando di “mettersi a posto” facendo un “regalo”, in modo da garantirsi la prosecuzione dei lavori senza problemi.