Pozzuoli, Giacobbe replica a Figliolia: “Mi attacca perché ha paura che si racconti la verità ai cittadini”
“A Pozzuoli sembra che si sia persa la libertà di poter esprimere le proprie opinioni. O, almeno, così dà l’idea di pensarla il sindaco Figliolia, che, ancora una volta, mi dedica un comunicato stampa in cui esprime meraviglia per il fatto che altri all’infuori di lui possano occuparsi di problemi inerenti la nostra città”.
A parlare è il consigliere regionale Pasquale Giacobbe, a fronte dell’ennesimo attacco nei suoi confronti ricevuto dal Primo Cittadino di Pozzuoli.
“Vorrei informare Figliolia –prosegue Giacobbe- qualora non ne fosse ancora stato messo al corrente, che siamo in democrazia e non in un regime dittatoriale. E in democrazia ognuno è legittimato in qualsiasi momento a dire ciò che pensa, ma, soprattutto, ha diritto di ricevere risposte nel merito delle questioni. Noto invece, con molto dispiacere (ma senza grande meraviglia, conoscendo Figliolia da molti anni), che il Sindaco di Pozzuoli, quando è in difficoltà sul piano della dialettica politica, non dà risposte sui temi in discussione (così come già accaduto a proposito dell’esposto inviato da me inviato al Prefetto sui paletti di via Napoli) ma si limita a fare allusioni, insinuazioni e, talvolta, anche gravi affermazioni su chiunque osi metterne in discussione l’operato. A me però piace confrontarmi correttamente e allora replico sempre nel merito. Dunque –spiega Giacobbe- se Figliolia mi chiede dov’ero quando in Regione trasferivano la sede legale dell’Asl da Pozzuoli a Frattamaggiore, posso dirgli soltanto che io non posso violare (né cambiare da solo) la legge regionale 16/2008 che stabilisce criteri ben precisi per la dislocazione delle sedi legali delle aziende sanitarie locali. Ma mi sarei aspettato che Figliolia, in qualità di massima autorità sanitaria di Pozzuoli e di componente la conferenza dei Sindaci dei comuni dell’Asl Napoli 2 Nord, creasse le condizioni per istituire un tavolo di confronto istituzionale alla presenza del presidente Caldoro (che non ha mai negato la sua collaborazione istituzionale a Pozzuoli e al suo Sindaco benché quest’ultimo non appartenente allo stesso schieramento politico) e del sottoscritto (dichiaratosi dal primo momento sempre disponibile ad accogliere le istanze provenienti da Pozzuoli e dal suo Sindaco) con lo scopo o di arrivare ad una modifica della norma in questione, oppure di concertare soluzioni-tampone che consentissero alla città di Pozzuoli di non perdere la sede legale dell’Asl Napoli 2 Nord. Se Figliolia, così come ha chiaramente detto durante la seduta del consiglio comunale del 19 febbraio 2014 proprio sul trasferimento della sede legale dell’Asl, non intende confrontarsi con le istituzioni in quanto ritiene che da Sindaco di Pozzuoli tutto gli sia dovuto, vuol dire che Figliolia è parte del problema e, come tale, non soltanto non potrà essere mai la soluzione al problema, ma non può imputare nulla ad altri rappresentanti istituzionali pronti ad interloquire con lui. Se inoltre –prosegue il consigliere regionale Giacobbe- sempre Figliolia mi chiede dov’ero quando sono state aumentate le tariffe del trasporto pubblico, devo ricordare al Sindaco di Pozzuoli che, in un comunicato stampa del 9 gennaio, sono stato io a denunciare la sua, di assenza, a tutti i tavoli regionali di confronto per dirimere la questione, sottolineando che Figliolia ha preferito, in quella circostanza, disertare le sedi istituzionali preposta al solo scopo di fare una successiva polemica politica e garantirsi una maggiore visibilità qualora la rabbia dei cittadini fosse montata. Sulle questioni del porto e del mercato ittico all’ingrosso, poi, non ritengo utile dilungarmi giacchè, in due comunicati stampa, del 7 marzo e del 25 febbraio, l’assessore regionale Vetrella ha già smascherato le “non verità” dette da Figliolia ai puteolani, e dunque non mi sembra il caso di infierire ulteriormente. Trovo infine patetico, da parte di Figliolia, tentare di screditarmi utilizzando e addirittura manipolando (cosa gravissima) con la declinazione dal plurale al singolare, il pensiero di un iscritto di un altro partito diverso dal suo, nel caso specifico Forza Italia. E’ chi scende a livelli così bassi, come il sindaco Figliolia, a dimostrare di avere grossi problemi di visibilità, o personale, o del proprio candidato di riferimento. Figliolia è in chiara crisi istituzionale, di rapporti, di consensi in una città che, in questo momento, e lui ne è consapevole, non lo ama. E così, preso dalla disperazione, tenta di strumentalizzare tutto e tutti, prova a farlo perfino con parroci che si adoperano, loro sì, per il vero bene comune. E poi attacca il sottoscritto, del quale evidentemente ha una paura matta. Diversamente, non si capirebbe il motivo per il quale, il sindaco Figliolia, l’altra mattina, ha fatto la sua improvvisa “apparizione” tra i ristoratori di via Napoli, insieme con il candidato consigliere regionale del Pd e con un ex candidato sindaco e consigliere di opposizione passato in maggioranza, per chiedere agli stessi ristoratori se rispondesse al vero l’indiscrezione relativa ad un loro incontro con me e per informarsi su chi, tra i ristoratori, avesse chiesto questo incontro. Chissà perché il sindaco Figliolia teme così tanto il sottoscritto! Evidentemente trema al solo pensiero che io possa aprire gli occhi ai cittadini sulle tante favole che vengono loro raccontate ogni giorno da questo Sindaco”.