Più poveri a Napoli, allarme della Comunità di Sant’Egidio
Giornata in memoria dei senza fissa dimora morti in città. Allarme a Napoli della Comunità di Sant’Egidio per l’aumento della povertà e per le difficili condizioni in cui vivono tanti senza fissa dimora, soprattutto
nei mesi freddi dell’anno. La Comunità lancia un appello alle istituzioni perché vengano aperte nuove strutture di accoglienza, soprattutto per i senza fissa dimora malati, ”la cui condizione può incorrere nel rischio di vita dopo le dimissioni ospedaliere se non vi e’ una pronta accoglienza (come
nel caso di malati tumorali o cardiopatici)” dice Antonio Mattone, dirigente dell’organizzazione. La Comunità evidenzia che sono 233 i senza fissa dimora morti per strada a Napoli e dintorni negli ultimi anni; quindici lepersone morte nel 2014 e 6 solo nel primo mese del 2015. Tra questi ultimi – ricorda Mattone nell’annunciare una giornata in memoria dei poveri – Lalith, srilankese deceduto la notte del
primo dell’anno in Piazza Cavour, lasciato fuori dalla stazione della metropolitana perchè ubriaco, e Stefan, romeno cardiopatico morto e di freddo sotto il porticato di fronte al Museo Archeologico Nazionale. Da diciotto anni, a Napoli, la Comunità ricorda le vittime della vita in strada, a partire dalla morte di Elisa Cariota, un’anziana senza fissa dimora, che viveva nella Stazione Centrale di Piazza Garibaldi, scomparsa il 17 febbraio 1997. 233 nomi che verranno ricordati nel corso di questo mese attraverso 4 celebrazioni liturgiche che vedranno la partecipazione di circa 300 senza fissa dimora, oltre i volontari e le associazioni che operano nel settore. Per ogni nome sara’ accesa una candela, segno di vita. L’iniziativa principale in memoria di Elisa e dei poveri che muoiono per strada a Napoli si svolgerà domenica prossima, 15 febbraio, alle 11 nella Basilica dei Ss. Severino e Sossio in Largo san Marcellino. Dopo la celebrazione liturgica nei pressi della chiesa di San Severino verrà offerto un pranzo ai senza
fissa dimora