Pianura, scempio cimiteri: dopo anni di attesa la situazione non si sblocca – VIDEO

 Pianura, scempio cimiteri: dopo anni di attesa la situazione non si sblocca – VIDEO

IMG_9054I cittadini di Pianura e Soccavo sono oramai stufi di aspettare la risoluzione dell’annoso problema dell’ampliamento dei cimiteri dei due quartieri da tempo saturi di salme. “ Non è possibile che dopo anni di frustrazione burocratica, l’amministrazione centrale ancora non da risposte concrete a questo degrado. Non ci sono più posti per le inumazioni e chi perde un caro deve fare i conti anche con questa situazione vergognosa” ha dichiarato Maurizio Lezzi, presidente della IX Municipalità e ha continuato:” Noi come rappresentanti di questo territorio non possiamo più sottostare a questa politica del lassismo. L’assessore al Patrimonio del Comune di Napoli Alessandro Fucito e il commissario dell’ IACP Carlo Lamura, stamattina dovevano essere presenti a questo consiglio ma come al solito hanno preferito disertare”. Critico anche l’intervento del capogruppo di Forza Italia, Mario Paudice:” Ci vediamo costretti ad andare ad occupare la stanza del Sindaco fino a quando non si risolverà questa questione. I piani sono pronti e i lavori potrebbero cominciare già domani mattina a Pianura, allora perché tutto è ancora fermo? Il Primo Cittadino ci deve delle risposte”. Fa squadra anche l’ala sinistra del consiglio che si schiera al fianco dei cittadini con l’intervento del capogruppo del PD Giorgio Cuozzo:” È inammissibile che ad oggi gli spazi cimiteriali di Pianura e di Soccavo versino in una situazione di emergenza assoluta. Noi siamo al fianco dei cittadini per questa battaglia perché si è detto troppo ma fatto niente ed è indecoroso che la terza città di Italia, Napoli, viva il totale abbandono delle periferie. Dov’è l’amministrazione centrale quando si tratta di trovare delle soluzioni? I cittadini devono sapere che noi siamo in prima linea per la difesa dei loro diritti”. Colpisce l’assenza delle istituzioni centrali che ancora una volta hanno preferito la latitanza all’assunzione di responsabilità.
Alessandro Moccia

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