Nuoro, carte false per avere finanziamenti della Comunità Europea: 3 arresti – VIDEO

 Nuoro, carte false per avere finanziamenti della Comunità Europea: 3 arresti – VIDEO

Sono 3 le persone finite agli arresti domiciliari: 2 allevatori, marito e moglie, più un dipendente di un centro di assistenza agricola. Sono tutti originari di Orgosolo, il paese famoso per i “murales”. L’accusa per i due coniugi è quella di aver ottenuto denaro pubblico attraverso false dichiarazioni, che “avallate” dal loro concittadino, impiegato nel posto giusto, gli hanno consentito di rimpinguare, negli ultimi sei anni, il proprio conto bancario con “cifre da capogiro”: oltre 1 milione e 200 mila euro. Raffinate le modalità della truffa scoperta dai finanzieri, coordinati dal Dott. Andrea Schirra, Sostituto Procuratore presso la Procura della Repubblica di Nuoro: dal 2008 al 2011 i due allevatori hanno presentato al Comune le autocertificazioni attestanti il possesso di un numero esagerato – e soprattutto inesistente – di capi di bestiame (cavalli, mucche e pecore), a fronte delle quali l’Ente locale ha concesso “in uso civico” migliaia di ettari di terreno pubblico. L’acquisizione delle concessioni pubbliche costituiva il “lasciapassare” per il pagamento dei contributi che avveniva in proporzione ai titoli P.A.C. posseduti (dove P.A.C. sta per Politica Agricola Comunitaria). La richiesta di pagamento veniva effettuata per il tramite del Centro di Assistenza Agricola nuorese ove lavorava l’amico – il terzo protagonista della truffa – il quale, non si limitava solo a fornire ai compaesani le “giuste dritte”, ma “chiudeva entrambi gli occhi” affinché i coniugi – oggi arrestati – ottenessero “soldi a valanga”. Sfortunatamente per lui, i controlli però li hanno fatti, al suo posto, gli uomini della Guardia di Finanza di Nuoro. È così emerso anche che, dal 2012, per sopperire alle restrizioni adottate dal Comune nelle concessioni di terreni pubblici – e quindi per far fronte alle “mancate entrate” a cui ormai erano abituati – i 2 coniugi hanno diversificato le condotte truffaldine, cominciando a presentare presso il Centro di Assistenza Agricola di Nuoro – e sempre con la complicità dello stesso dipendente “amico” – falsi contratti di affitto di terreni, stipulati con persone quasi sempre all’oscuro della vicenda. Incredibile la disinvoltura con cui i 2 allevatori presentavano le “carte false”. Solo per fare un esempio, in tre anni – il 2009, il 2010 e il 2011 – gli arrestati hanno infatti dichiarato di possedere 910 cavalli a fronte degli 8 effettivamente detenuti. L’estensione totale dei terreni ottenuti dal Comune di Orgosolo ammonta, invece, a 1500 ettari di appezzamenti da destinare al pascolo di animali che, in realtà, non esistevano: una superficie sconfinata, quindi, pari a circa 1500 campi di calcio messi uno di fila all’altro, equivalenti a circa un decimo di tutto il territorio di Orgosolo. A far le spese della spregiudicata avidità degli allevatori, non solo le oltre 200 aziende zootecniche del posto, ma anche quelle nazionali che magari avrebbero potuto ambire – ove quei titoli P.A.C., illecitamente utilizzati, fossero stati disponibili e diversamente distribuiti – alla fruizione di analoghi aiuti. Ma le colpe, come si sa, si pagano e i due, oltre a saggiare il “gelo” delle manette ai polsi, si vedranno ora sequestrare soldi, autovetture e beni immobili fino alla corrispondenza dei profitti illecitamente guadagnati. In tutto, sono 8 le persone indagate, 5 dei quali per utilizzo abusivo di sistemi informatici riservati. Le misure cautelari sono state emesse, su richiesta della Procura della Repubblica di Nuoro, dal Giudice per le Indagini Preliminari, Dott. Mauro Pusceddu.

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