Napoli nel 1944: Cronaca di un anno di guerra, mostra iconografica e bibliografica
Napoli nel 1944: Cronaca di un anno di guerra-mostra iconografica e bibliografica, presso la Sale Leopardi delle bibblioteca nazionale dal 26 novembre fino al 19 dicembre. Inaugurazione 26 novembre ore 16,30: Columbia Barroso, Console Generale USA per il Sud d’Italia, Simonetta Buttò, direttrice della Biblioteca Nazionale,Guido d’Agostino, Direttore Istituto Campano per la Storia della Resistenza. Le vicende italiane di settant’anni, di un paese diviso
tra territori teatro di guerra ed i territori liberati da Napoli alla Sicilia, viste attraverso i giornali italiani ed anglo-americani dell’epoca, in mostra rare testate: come l’unico esemplare (posseduto dalla biblioteche in SBN) de “Il Combattente”,il foglio delle truppe italiane stampato a Napoli, Il “Don Chischiotte “ giornale umoristico stampato a stampato a Salerno, di cui esistono solo due esemplari , il “Risorgimento” , nato dalla fusione di tre storici giornali napoletani Il Mattino, Il Roma ed Il Corriere di Napoli, ed ancora “Italia Cisalpina”, il settimanale americano “Time” che segue l’avanzata del fronte alleato verso il nord d’Italia ed il quotidiano inglese Union Jack, in un’edizione espressamente pensata per le truppe inglesi in Italia, non manca l’humor inglese attraverso le vignette sui soldati inglesi fra belle figliole e vita di campagna dell’illustratore napoletano Ugo Matania che collabora con diversi periodici inglesi . L’interessante mostra ricostruisce i momenti decisivi della storia d’Italia dallo sbarco ad Anzio delle Forze Alleate nel gennaio del 1944 alla battaglia di Montecassino, all’entrata degli alleati a Forlì, all’ultimo discorso del duce del 16 dicembre a Milano . Non manca uno spazio dedicato alle azioni svolte per salvare il patrimonio culturale italiano: foto e documenti originali documentano le energiche iniziative della indimenticabile direttrice Guerriera Guerrieri favore della Biblioteca Nazionale di Napoli e delle biblioteche collegate che sottrasse alla guerra i manoscritti, i libri più rari e preziosi nonché parte dei cataloghi mettendoli al sicuro in paesi dell’entroterra