Napoli: il metrò-lumaca compie 38 anni
“Se Napoli occupa una delle ultime posizioni nella classifica per la qualità della vita, al 96esimo posto secondo la recente indagine annuale stilata dal Sole 24 ore, lo si deve anche alle tante opere pubbliche incompiute che si trascinano da lustri – esordisce Gennaro Capodanno, presidente del Comitato Valori collinari -. Spicca tra queste un’opera fondamentale per il trasporto pubblico e per la soluzione dei problemi legati alla viabilità, che affliggono il capoluogo partenopeo, come dimostrano ancora una volta le vicende di questi giorni con le limitazioni del traffico veicolare estese a ben quattro giorni alla settimana, dopo che è stata superata la soglia annuale di 35 sforamenti del valore giornaliero consentito di polveri sottili “. “ Era il 22 dicembre 1976, un mercoledì – ricorda Capodanno -, quando sul palco allestito in piazza Medaglie d’Oro, nella zona collinare di Napoli, cominciava, alla presenza dell’allora sindaco di Napoli, Maurizio Valenzi e dell’assessore comunale ai trasporti, Luigi Buccico, considerato a giusta ragione il “padre” dell’importante mezzo di trasporto su ferro, con la posa della prima pietra, con una linea sulla carta e senza un centesimo in cassa, l’avventura della costruzione di quella che venne poi chiamata la linea 1 della metropolitana. Sono decorsi ben 38 anni da quella data ed ancora il sogno di vedere la metropolitana completa non si è realizzato “. “ Un progetto – puntualizza Capodanno – che nel 1963 fu redatto dall’Ente Autonomo Volturno e regalato all’amministrazione comunale per la costruzione di una quinta funicolare che doveva collegare piazza Medaglie d’Oro con il rione Sanità. Dopo diverse vicissitudini ed ampliamenti, trent’anni dopo, nel 1993, s’inaugurava la prima tratta Vanvitelli – Colli Aminei. Praticamente c’era voluta più di una generazione perché il collegamento con almeno una parte delle stazioni entrasse in funzione “. “ Allo stato – continua Capodanno – deve essere aperto ancora l’ultimo tratto fino all’aeroporto di Capodichino, passando sotto il Centro Direzionale, per completare l’intero percorso con una sorta di cerchio ferroviario, arrivando ad un costo stratosferico che è stato stimato, per i lavori in esecuzione, in circa 260 milioni di euro a chilometro. Quando avverrà il completamento non è dato sapere, ma di certo occorreranno ancora diversi anni, visto che, almeno sulla carta, si parla del 2018. Comunque vada, nel momento nel quale sarà scritta la parola fine saranno passati oltre 40 anni dalla posa della prima pietra e l’importante linea di trasporto pubblico su ferro partenopea potrà passare alla storia come il “metrò-lumaca” “.