Napoli, Gaeta: “nessun mistero sui fondi per i Rom, approvata delibera in Giunta il 30 dicembre”
“Continuano sulla stampa cittadina gli articoli sul presunto “mistero” dei 10 milioni per i rom che sarebbero “scomparsi” nel cassetto. Una notizia venduta per nuova ogni giorno.Devo precisare quindi, ancora una volta, che non ho notizia di indagini della Procura né a carico del mio Ufficio né di altri Uffici dell’Amministrazione comunale su questo tema. A mia conoscenza, ad oggi nessun carabiniere, finanziere o poliziotto municipale ha acquisito carte o documenti di ogni genere. Trovo pertanto ben strano che, laddove i Codici dovessero prevedere la possibilità di una eventuale inchiesta all’insaputa degli indagati, ne siano a conoscenza solo i giornali. E’ vero invece che mi sono recata il 19 dicembre scorso in Procura. Chiesi io stessa di essere ricevuta dal dott. Fragliasso per confrontarmi su quanto stava accadendo a Cupa Perillo in merito ad alcune disposizioni della Procura che stavano portando ad esempio all’abbattimento di case. In quella occasione, nel rispetto delle legittime potestà istituzionali ma in uno spirito di leale e serena collaborazione ho esposto le progettualità dell’Amministrazione per le genti rom nella nostra città sottolineando la necessità di contemperare il rispetto della legalità con i diritti fondamentali delle persone e dei bambini in particolare. Giova ricordare che un identico incontro avvenne anche il 21 maggio 2014, lontani dai clamori dell’inchiesta romana sulle esecrabili speculazioni a danno dei cittadini rom e immigrati. La notizia, confezionata in vari modi e varie forme, è sempre la stessa: 10 milioni non spesi definiti “tesoretto”, “mistero”, “mafia capitale in chiave partenopea”. Termini e definizioni capziose, per indicare la cifra dei Fondi FESR Parco Progetti Regione Campania (circa 7 milioni di euro) relativi al costruendo insediamento abitativo per i rom di via Cupa Perillo il cui progetto definitivo è stato approvato dalla Giunta Comunale il 30 dicembre scorso e per il quale si stanno approntando le procedure di gara; notizia per altro ampiamente diffusa dalla stampa. Smentisco inoltre che esistano fondi Ministeriali destinati alla riqualificazione di via Brecce a sant’Erasmo. Quindi notizie note ed altre false che sembrano costruite in un “laboratorio” gestito da qualcuno non si sa per quale scopo. Strumentalizzazione elettorale, ostacolo alla realizzazione del progetto abitativo? Non è prioritario rispondere a questa domanda quanto piuttosto richiamare tutti al senso di responsabilità perchè mi preoccupa non poco un’informazione che promuove solo una cultura del sospetto che rischia di produrre l’acuirsi di frizioni la cui gestione può diventare questione di ordine pubblico e riverberarsi sull’incolumità e la vita stessa delle persone. Un’informazione indisponibile a trasmettere all’opinione pubblica informazioni chiare, attendibili e trasparenti”