Napoli, de Magistris: “giù le mani dal San Carlo”
Il sindaco di Napoli Luigi de Magistris nonchè presidente della Fondazione del teatro di San Carlo, mette in chiaro che non si dimette da presidente della Fondazione del teatro e avverte: ”Giù le mani dal San Carlo”. Il sindaco di Napoli, Luigi de Magistris, ribadisce la sua ”amarezza” per come è andato ieri il Consiglio di indirizzo del Massimo partenopeo che ha confermato Rosanna Purchia come soprintendente, nell’attesa che dal Ministero per i Beni culturali, dia l’ok definitivo. ”Basta guardare i numeri – dice il sindaco – 4 a 1, quasi una partita Italia-Germania”. Nulla di ”personale” contro Purchia, spiega il sindaco, ma ”se abbiamo fatto una manifestazione di interesse e sono arrivati 43 curriculum, non vedo perché briuciarne 42 in quel modo”. Il sindaco ha creduto, dando uno sguardo ai curriculum arrivati, ”molti dei quali veramente validi”, di poter tirare fuori da lì ”una short list, ma alla fine è diventato un succo concentrato”. ”Solo uno che non vede e non sente – aggiunge – non si è reso conto di quanto sia fortissima la rottura tra la Purchia e gran parte dei lavoratori del teatro”. “Tutto questo endorsement del Pd mi fa capire che era già deciso”. Il giorno dopo il Consiglio l’indirizzo del Teatro San Carlo durante il quale è stato riproposto tra le polemiche il nome di Rosanna Purchia, “nel segno della continuità”, il sindaco di Napoli, Luigi de Magistris, torna a esprimere la sua contrarietà nei confronti della decisione presa. L’ultima parola spetta al ministro per i Beni culturali, Dario Franceschini, ma de Magistris ipotizza che “essendo usciti da quell’incontro con 4 voti a favore e 1 solo contro, il mio, credo che ratificherà la proposta che è stata fatta”. “Spero però che si tenga conto del fatto che quella contrarietà – afferma – è espressa da me che sono presidente della Fondazione, socio fondatore e sindaco”. “E’ una cosa che non può sfuggire – aggiunge – e chiedo al ministro di prestare attenzione al dossier San Carlo”. Il sindaco ha comunque rassicurato che “non mancherà” il suo “sostegno al teatro”.