Aversa, sgominata una banda di baby rapinatori seriali: su facebook le loro imprese
In data odierna, nell’ ambito di un’ indagine coordinata dalla Procura della Repubblica presso il tribunale per i minorenni di Napoli, i Carabinieri di Mugnano di Napoli hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di 5 minorenni, residenti tra Casoria ed Arzano, tratti in arresto per associazione per delinquere finalizzata alla commissione di numerose rapine nell’area di Napoli Nord, in danno di farmacie, uffici postali e banche. I 5 minori si trovano attualmente ristretti presso il Centro di Prima Accoglienza dei Colli Aminei di Napoli. Le indagini sono partite a seguito di una rapina con tentato omicidio, commessa nello scorso mese di agosto, in danno di una gioielleria di Aversa, nel corso della quale due degli odierni arrestati, a volto scoperto e avvalendosi di armi, per finalizzare la loro azione delittuosa, esplodevano numerosi colpi di arma da fuoco alla testa e alle gambe del gioielliere, il quale, solo miracolosamente, riusciva ad evitare che uno di questi colpi lo colpisse dritto al capo. A seguito della tempestiva delega di indagini della locale Procura per i Minorenni, i carabinieri di Mugnano di Napoli procedevano a visionare, a ritroso, le immagini registrate dagli impianti dei sistemi di videosorveglianza dei vari istituti di credito e commerciali rapinati, in quel territorio, con le medesime modalità violente della rapina di agosto, eriuscivano, in questo modo, ad individuare il gruppo criminale, di cui fanno parte gli odierni arrestati. La baby gang agiva con armi ed a volto scoperto; ulteriore riscontro alla pervicacia criminale ed alla allarmante spavalderia con cui i suoi componenti hanno agito indisturbati per 5 mesi,sono i commenti postati sui profili facebook degli arrestati, sia con riferimento alle “imprese criminali” compute e portate a termine, sia con riferimento afrasi oltraggiose alle forze dell’ordine. Sono in corso indagini per addivenire alla identificazione degli altri complici: gli ulteriori riscontri consentiranno così di individuare i volti degli altri rapinatori, quali risulteranno dalle immagini registrate dagli impianti di video-sorveglianza. Dopo i colpi postavano frasi sulle loro “imprese” in profili su un noto social network. Inoltre, in un post si augurava la “presta libertà” a 2 indagati arrestati dopo una rapina in gioielleria; in altro c’erano frasi oltraggiose per le Forze dell’Ordine; in un terzo ci si descriveva come “pistoleri presso rapinatore”…