Musica: Franco Nanni e la rivoluzione delle emozioni tenere
Un uomo si siede al pianoforte in un mondo devastato da molteplici crisi, da violenza e sopraffazione, e si chiede: quali sentimenti sono andati perduti, scomparsi dalle nostre vite?
Già sfiorando i tasti e si risponde: abbiamo perduto le emozioni tenere, i buoni legami, i sentimenti semplici.
Nasce così “Cerco un paese innocente“, nuovo EP di Franco Nanni, dai toni intimistici e lirici, salutare e rivoluzionario, uscito su tutte le maggiori piattaforme streaming (Spotify, Apple music, Amazon, YouTube music, Tidal e molte altre). A differenza di tanti suoi lavori precedenti, qui niente elettronica, niente effetti speciali, niente virtuosismi: solo un pianoforte e un linguaggio scarno ed essenziale dove ogni nota è necessaria.
Quando i più distruttivi rappresentanti della nostra specie hanno ormai invaso tutte le posizioni di potere, la rivoluzione è questa ricerca di “un paese innocente”, una frase che proviene da una poesia di Giuseppe Ungaretti. Un luogo pulito e sincero, l’unico da cui forse sia possibile gettare nuove basi per la vita umana, e che permetta, come recita l’ultima traccia dell’album, di portare via questi inverni bui.
Chi è Franco Nanni
Franco Nanni ha esordito nel 1987 con ELICOIDE, album cult (ancora oggi ricercato dai collezionisti soprattutto in USA e Giappone) dedicato alla pace e alla cura dell’ambiente. Ha continuato fino ad oggi a produrre musica, sempre totalmente al di fuori di ogni mainstream e di ogni moda. “Cerco un paese innocente” è la sua nuova, insolita provocazione.