Moretto (Prima Napoli): “revisori dei conti: pareri differenti da Roma a Napoli. Debito da capogiro”
Il Cons. Vincenzo Moretto – Prima Napoli – nel presentare una pregiudiziale all’adozione del Bilancio consolidato che sarà proposto dall’Assessore Enrico Panini al Consiglio comunale di lunedì 09 Ottobre p.v. alle ore 10:00, rileva una parte contenuta nella pregiudiziale che lo stesso Moretto presenterà ed illustrerà in Consiglio. Moretto afferma che: «l’adozione del bilancio consolidato deve disporre una fotografia della situazione dell’intero sistema pubblico napoletano per consentire all’Ente un miglior monitoraggio delle partecipate rispetto agli obiettivi strategici assegnati dal Consiglio comunale; di non incorrere nel divieto di assunzioni; di proseguire nel programma di razionalizzazione dei costi, efficientamento partecipate». Ma tutto ciò doveva attivare la revisione straordinaria delle partecipazioni imposta dall’ex art. 24 del Decreto Legislativo 19 agosto 2016 n. 175 modificato dal Decreto Legislativo n. 100 del 16 giugno 2017 Gazzetta Ufficiale serie generale n. 147 del 26 giugno 2017. Razionalizzazione e diminuzione delle Società Pubbliche, il contenimento della spesa e tutela della legalità una azione amministrativa. Il decreto citato è uno strumento ordinario per privatizzare i beni pubblici. Ha indicato il termine entro il quale le Amministrazioni pubbliche debbono effettuare questa revisione che è stata posticipata dal 23 marzo 2017 al 30 settembre 2017. Quindi entro tale termine ogni Amministrazione pubblica deve verificare con riferimento alle partecipazioni, direttamente e indirettamente detenute se il loro possesso è ancora compatibile con le disposizioni contenute negli articoli 4, 5 e 20 del Testo Unico. Gli esiti della verifica dovranno risultare da un provvedimento motivato, nel quale dovrà essere data evidenza delle partecipazioni da alienare. Il decreto indica che dovrà essere trasmesso alla competente sezione regionale della Corte dei Conti e alla struttura di monitoraggio che ha come indirizzo e coordinamento il M.E.F.. La mancata adozione dell’atto ricognitivo delle partecipazioni comporta l’impossibilità, per l’Amministrazione Pubblica inadempiente, di esercitare i diritti sociali nei confronti della Società. Il Bilancio Consolidato non può essere realizzato in assenza di un quadro di riferimento programmatico complessivo dell’economia pubblica della città e con complessiva valutazione sul peso che avranno complessivamente sull’economia pubblica. Tenuto conto che questa Amministrazione ha già manifestato ed attuato la cessione di partecipazioni, anche se di minoranza in tali Società. Le Amministrazioni devono rivedere le Partecipate, oggetto delle attività, che devono essere strettamente necessarie ed è importante per l’economia della città ed hanno relazioni con i livelli di economia pubblica. Al momento della predisposizione del Bilancio Consolidato del Comune di Napoli, lo stato dei bilanci degli enti e delle società oggetto di consolidamento è il seguente:
- ABC Napoli – Azienda Speciale: preconsuntivo
- ASIA S.p.A.: approvato in assemblea
- Napoli Holding S.r.l. (capogruppo): preconsuntivo
- Napoli Servizi S.p.A.: predisposto ai fini dell’approvazione
- Consorzio Gest. E Manut. Impianti di Depur. Liquami in Liquidazione: predisposto ai fini dell’approvazione
- Elpis S.r.l. in Liquidazione: approvato in assemblea
- Napoli Sociale S.r.l. in Liquidazione: approvato in assemblea
- Terme di Agnano S.p.A. in Liquidazione: predisposto ai fini dell’approvazione
Siamo ad un Bilancio Consolidato che rileva un debito di oltre 2mld di euro ed un elenco di Società componenti del “Gruppo Amministrazione Pubblica del Comune di Napoli” comprendente Società in Liquidazione e quelle non scritte ma già fallite, vedi: Bagnoli Futura, si rileva la dichiarazione dell’Assessore Panini: «L’ANM è fallita – via 200 dipendenti». Un “Si” dei Revisori dei Conti sugli aspetti tecnici, dimostra che non vogliono assumersi la responsabilità di bocciarlo nonostante abbiano ancora una volta raccomandato di adottare tempestivamente gli opportuni provvedimenti, I nostri Revisori possiedono un “ottimismo” che dura da anni. «Speriamo che questo rinnovato “ottimismo” – conclude Moretto – sia utile e non procuri ulteriori danni. A confronto, i Revisori di Roma bocciano il Bilancio costringendo l’Amministrazione capitolina ad assumersi la responsabilità di quanto da essa procurata».