Mondadori Electa pubblica il nuovo libro di Isabella Bossi Fedrigotti

 Mondadori Electa pubblica il nuovo libro di Isabella Bossi Fedrigotti

Mondadori Electa pubblica il nuovo libro di Isabella Bossi Fedrigotti, un’opera intrisa di atmosfere lievi, suggestive, che racconta un’epoca, un mondo di cui oggi non c’è più traccia, piccole storie di una famiglia di antiche origini frastornata dal precipitoso cambiare dei tempi “Quando il mondo era in ordine” si faceva tutto in casa, marmellate e conserve, burro e ricotta. Si seguiva il ritmo della natura con gli ortaggi prodotti dall’orto, le mele, le noci e i fichi della campagna, le uova e la carne del pollaio. I bambini protagonisti di questo racconto vivono in una grande casa, centro di una prospera attività vinicola, ai piedi delle montagne. Rispetto ai loro compagni di scuola e di giochi – che in quel contesto di campagna sono i figli di contadini, artigiani e piccoli negozianti del paese – crescono in un contesto privilegiato. Eppure la loro famiglia coltiva lo stile di vita semplice, austero, severo, di chi aborrisce lo spreco e riconosce l’importanza alle cose minime. Il racconto è articolato in suggestivi “quadri”, permeati di sensazioni, impressioni, ricordi: il fruscio delle scarpe della cameriera, il giardiniere che rastrella l’acciottolato, il profumo dell’uva appesa a seccare, il buio interminabile, profondo, delle notti dei bambini. Isabella Bossi Fedrigotti è nata Rovereto e vive a Milano. Scrive sul “Corriere della Sera”, articoli di argomenti culturali e di costume e tiene da anni rubriche di corrispondenza con i lettori. Ha un suo forum sul sito del “Corriere della Sera”. Nel 1980 ha esordito nella narrativa con Amore mio, uccidi Garibaldi. In seguito ha pubblicato Casa di guerra (1983), Di buona famiglia (1991) che ha vinto il Premio Campiello, e Magazzino vita (1996), Il catalogo delle amiche (1998), Cari saluti (2001), La valigia del signor Budischowsky (2003), Il primo figlio (2008) , Se la casa è vuota (2010) e, per ragazzi, Gli altri ed io (2013). “Ovviamente il mondo non è mai stato in ordine, né prima né dopo; non può in alcun modo essere in ordine, come tutti sappiamo. Sono soltanto l’incertezza, l’insicurezza, lo smarrimento che i cambiamenti procurano ai bambini ad aver indotto l’immagine – irreale – di un perduto, lontano tempo più felice. E un poco, di sicuro, vi ha contribuito anche la nostalgia degli adulti, di frequente espressa, per un’epoca altra, migliore e mitica: per l’età della loro giovinezza, quasi certamente.” (Isabella Bossi Fedrigotti)

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