Meteo, previsioni per l’inverno: ecco cosa ci attende in questi mesi
Partenza invernale col botto, ma poi freddo in letargo a fine dicembre, Gennaio e inizio Febbraio. I parametri invernali esaminati, non sono favorevoli all’Inverno, almeno nella sua parte più attiva, cioè fine Dicembre, Gennaio e fino all’inizio Febbraio, per poi riprendersi intorno a metà Febbraio. C’è tuttavia una fase che non dovrebbe risentire ancora dei parametri per così dire, di “non inverno”, poiché essi sarebbero, durante la stessa, ancora in via di sviluppo. Si tratta della fase che va dall’ultima settimana (o decade) di Novembre fino a circa il 20 Dicembre. In questo periodo, tutti i fattori avversi ad un Inverno freddo, ancora non saranno attivi. Per cui, grazie anche all’influenza dello Snow Cover euro-asiatico, cioè alla copertura nevosa in ottima progressione in questo periodo alle medio-alte latitudini euro-asiatiche, unico fattore, al momento, in grado di creare disturbi al Vortice Polare, ci possiamo attendere 2/3 irruzioni fredde che potranno riguardare anche l’Italia. In sintesi, vediamo la previsione mensile per la prossima stagione invernale.
DICEMBRE – Primi 15/20 giorni del mese (ma qualche accenno possibile già dall’ultima decade o settimana di Novembre) cui si riferisce la carta qui sopra, con maggiori occasioni per blocchi atlantici e irruzioni di aria fredda da Nord/Nordest verso l’Italia. In linea di massima più interessate le aree adriatiche e meridionali o localmente quelle centrali tirreniche ma, ad una distanza temporale abbastanza lunga, non si possono escludere coinvolgimenti anche di altre regioni. Questa la fase in cui, a nostro avviso, l’Italia avrà le migliori occasioni per freddo e neve. Natale. Ultima decade di Dicembre, fase natalizia, con progressivo affievolimento della fase fredda a vantaggio di inserimenti atlantici più miti. In questa periodo, tuttavia, il Nord potrebbe beneficiare di qualche occasione per nevicate da cuscinetto freddo anche a quote basse, se la tempistica di avvicendamento delle due circolazioni sarà favorevole.
GENNAIO/10 FEBBRAIO – Come si evince dalla carta di riferimento qui sopra, prenderebbe il sopravvento la circolazione umida oceanica che andrebbe a tagliare il pur vigoroso promontorio dell’alta pressione atlantica in azione nella fase precedente. Si andrebbe a isolare una cellula di alta pressione abbastanza resistente sui reparti scandinavi ma che non dialogherebbe con quella atlantica, proprio per via dell’imponente flusso occidentale in uscita da Terranova. La circolazione mite atlantica prenderebbe il sopravvento sul Centro-Ovest Europa e Nord Mediterraneo. Sull’Italia, si avrebbero fasi di alta pressione e tempo stabile e altre, certamente non meno frequenti, all’insegna di passaggi frontali e anche temporaneo maltempo, soprattutto al Nord e medio-alto Tirreno. Fase in cui le Alpi potrebbero fare il pieno di neve, anche se oltre i 1000/1200 metri per aria instabile ma più mite da Ovest. Il freddo, difatti, proprio per la mancanza di dialogo tra alta atlantica e CUT-Off scandinavo, rimarrebbe confinato sul Nordest Europa e, via via, nel corso della stagione, anche verso i settori centro-settentrionali, Germania, regioni danubiane settentrionali e verso Paesi Bassi, Regno Unito. Non esclusa qualche azione temporanea di vortici freddi verso la Francia e influenti anche sul Nord Italia con occasioni per neve più a bassa quota, ma la loro frequentazione potrebbe essere abbastanza ridotta. Sull’Italia meridionale e sul medio/basso Adriatico potrebbe prevalere l’alta pressione con lunghe fasi di tempo asciutto e anche mite; altre fasi, minoritarie, con instabilità atlantica. Neve in Appennino, specie centro-settentrionale, anche sostanziosa in questa fase sul Nord Appennino ma comunque più spesso sopra i 1500 metri. Possibili fasi siccitose prolungate, specie per Sicilia ed estreme aree meridionali.
ULTIMA PARTE DI FEBBRAIO/MARZO con BURIAN – Possibile progressivo rallentamento dell’azione atlantica con qualche maggiore occasione per sbuffi freddi meridiani, più probabili a fine stagione, tra le metà di Febbraio e inizio Marzo. Su quest’ultimo periodo, la distanza temporale è enorme e necessitano aggiornamenti che faremo nel corso dei prossimi mesi. (fonte ilmeteo.it)