Livorno, sequestrato molo di approdo abusivo lungo il canale Scolmatore
Un’area demaniale di 2400 metri quadri, sulla quale insistevano senza averne titolo 5 pontili galleggianti e 80 natanti, sono stati posti sotto sequestro dai militari del Reparto Operativo Aeronavale della Guardia di Finanza di Livorno nel corso di una operazione condotta a salvaguardia dei beni demaniali e dell’ambiente che ha altresì permesso di rinvenire 200 metri cubi rifiuti di varia natura derivanti dall’attività di rimessaggio delle imbarcazioni oltre ad un casotto in legno utilizzato come ufficio. L’attività è stata condotta in ogni momento in
stretta sinergia con i militari del Gruppo del Comando Provinciale labronico, che approfondiranno gli aspetti tributari della vicenda nell’ambito dei servizi di controllo del territorio finalizzati alla individuazione di situazioni illecite. Due le persone segnalate all’Autorità Giudiziaria per reati che vanno dall’abusiva alterazione e occupazione del demanio idrico fluviale, articoli 632 (deviazione di acque e modificazione dello stato dei luoghi), 633 (invasione di terreni ed edifici) e 734 (distruzione o deturpamento di bellezze naturali) del Codice Penale, a quelli in materia edilizia (art.181 del D.Lgs. 42/2004 – Opere eseguite in assenza di autorizzazione o in difformità da essa) per aver edificato strutture a terra e sul corpo idrico, ed ambientale (art. 192 del D.Lgs. 152/2006 – Divieto di Abbandono) per aver depositato sul suolo rifiuti prodotti dall’attività cantieristica. È importante sottolineare come la presenza di opere non autorizzate lungo il Canale Scolmatore sia estremamente pericolosa nel caso si renda necessario il suo utilizzo per il rapido deflusso delle acque dal fiume Arno in piena; natanti e pontili potrebbero essere strappati e trasportati dalla corrente, andando ad ostruire la luce del ponte del Calambrone ubicato a valle.