L’InCanto del Ravello Festival, nel solco di Wagner e di Tristano e Isotta
La 63esima edizione del Ravello Festival celebra l’opera del compositore Richard Wagner con una programmazione che partirà sabato 20 giugno e si concluderà il 5 settembre proprio con due omaggi dedicati al grande artista che, nella Città della Musica, scoprì il giardino incantato di Klingsor.
Il filo conduttore sul quale si dipaneranno i due mesi e mezzo della programmazione, disegnata dal direttore artistico Stefano Valanzuolo, è “InCanto”, un tema che nelle sue varianti spesso cupe ed ingannevoli, è al centro di molta produzione wagneriana. Infatti, oltre a dare ampio spazio alla voce, che grazie ai celebri nomi in cartellone impreziosirà il Festival, l’incanto racchiude anche il mistero e la magia dei luoghi che accolgono il Festival da sessantatrè edizioni.
L’ouverture sarà affidata agli étoiles dell’Opéra di Parigi, Dorothée Gilbert e Mathieu Ganio, che sabato 20 giugno (ore 21.45 – Belvedere di Villa Rufolo) danzeranno sulle musiche del “Tristano e Isotta” di Wagner. A 150 anni dalla prima messa in scena dell’opera, questa celebre vicenda d’amore e morte viene declinata in danza con la presenza di due formidabili interpreti e le coreografie di Giorgio Mancini, già direttore del corpo di ballo del Maggio Musicale Fiorentino, oltre che discepolo di Béjart.
L’InCanto ravellese nel solco di Wagner proseguirà il 24 luglio (ore 19.30 – Belvedere di Villa Rufolo) con un concerto in esclusiva italiana della Junge Philharmonie Wien, diretta dal maestro Michael Lessky con il coro Estro Armonico, che offrirà una serata di musica sinfonica in cui saranno riproposte alcune delle storiche composizioni del nume tutelare del Ravello Festival.
Lo spettacolo “Lo cunto di Tristano” che andrà in scena sabato 22 agosto (ore 21.30 – Belvedere di Villa Rufolo) si snoda tra arrangiamenti delle musiche di Wagner e melodie originali di Roberto Molinelli. Protagonista sarà l’attore e cuntista Vincenzo Pirrotta al quale è affidata anche la regia dell’evento liberamente tratto da “Tristano” di Goffredo di Strasburgo, “Tristano e Isotta” di Richard Wagner e “Finestra con le sbarre” di Klaus Mann.
Il solco wagneriano, e con esso il festival, si chiuderà il 5 settembre con un’altra esclusiva italiana: “Il Parsifal” con protagonisti l’Orchestra Mariinskij, diretta dal maestro Valerij Gergiev con il coro dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia. Oltre ad essere l’ultima opera del commediografo tedesco, “Parsifal” è anche il capolavoro per il quale Ravello, attraverso i giardini del suo principale monumento, sente questo profondo attaccamento alla figura del Maestro Wagner. Villa Rufolo, i suoi giardini e la sua straordinaria bellezza, sono entrati stabilmente nel top dell’offerta culturale e museale italiana. Tra i tanti riconoscimenti, è di queste ore la conferma, per il terzo anno consecutivo, del Certificato di Eccellenza di TripAdvisor, il portale di viaggi più grande del mondo.
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