L’Ensemble Talenti Vulcanici di Napoli al XV Festival Pergolesi Spontini

 L’Ensemble Talenti Vulcanici di Napoli al XV Festival Pergolesi Spontini

Rara opportunità, mercoledì 16 settembre alle ore 21 al Teatro di Montecarotto, di ascoltare il virtuosismo del controtenore Carlo Vistoli con l’Ensemble Talenti Vulcanici diretto da Stefano Demicheli, per il XV Festival Pergolesi Spontini, in un piacevole programma su “Un virtuoso alla moda: Nicola Grimaldi detto Nicolini”, dedicato ad una delle grandi voci settecentesche interprete di pagine mirabili di tutti i grandi operisti del tempo.

Mercoledì 16 settembre alle ore 21 al Teatro di Montecarotto, il XV Festival Pergolesi Spontini in coproduzione con il Festival di Musica antica “Soave sia il vento” di Napoli propone “Un virtuoso alla moda: Nicola Grimaldi detto Nicolini”, un concerto dedicato ad una celebrità del Settecento, il castrato Nicola Grimaldi (Napoli 1673 – Napoli 1732), cui ridarà voce il controtenore Carlo Vistoli, insieme all’Ensemble Talenti Vulcanici diretto da Stefano Demicheli. L’Ideazione e la consulenza sono a cura di Paologiovanni Maione.

Grimaldi rivestì un ruolo di spicco nella ridefinizione del ruolo del cantante in un contesto internazionale, i segreti del canto li apprese presso il Conservatorio della Pietà dei Turchini di Napoli ma la sua fama oltrepassò i confini d’Italia ed ebbe grandi riscontri sulle scene londinesi in alcuni titoli händeliani. Al suo rientro a Napoli nel 1713, dopo una lunga permanenza fuori dalla capitale meridionale, gli avvisi riportavano con ammirazione i successi mietuti dal musico napoletano sulle scene “forestiere”.

Per “la sirena delle nostre sirene”- così veniva definito il celebre cantante – i maggiori compositori del tempo, tra cui Pergolesi, scrissero ruoli leggendari destinati a tramandarci le sue sorprendenti virtù belcantistiche. Il musicologo Charles Burney descrisse Nicolino come “un grande cantante, e un ancor più grande attore”, mentre Joseph Addison lo etichettò “il più grande interprete nella musica drammatica vivente o forse che sia mai apparso sul palcoscenico”. I ruoli che Händel scrisse per lui indicano che egli possedeva un’eccezionale agilità vocale e un grande virtuosismo.

Il programma del concerto prevede arie tra le più celebri e piacevoli del periodo barocco, che richiedono una notevole perizia tecnica ed una spiccata sensibilità attoriale. Grande attesa per l’esecuzione dell’aria “Per trucidar la perfida” che Giovanni Battista Pergolesi compose appositamente per Nicolini nell’opera Salustia. Composta nel 1731, Salustia è la prima opera di Pergolesi, rappresentata a Napoli al Teatro di San Bartolomeo, quando il compositore – allievo di uno dei Conservatori napoletani – aveva solo 21 anni. Poco prima che l’opera andasse in scena l’improvvisa morte di Nicolini costrinse Pergolesi ad alcune sostanziali modifiche: la parte di Marziano, scritta per il celebre castrato napoletano, venne affidata al tenore Francesco Tolve, mentre la parte di Claudio, destinata in origine a Tolve, fu assegnata al soprano Nicolò Conti (detto Gizziello).

In programma, inoltre, di Georg Friedrich Händel (1685-1759) brani dall’opera Amadigi di Gaula con la Sinfonia interna dal primo atto e l’aria “T’amai quanto il mio cor già seppe amarti”, e dal Rinaldo con l’Ouverture e le arie “Cor ingrato”, “Cara sposa” e “Venti turbini”. Dall’opera Cambise di Alessandro Scarlatti (1660-1725) viene eseguita l’aria “Si scorgo amante”; dall’Arsace di Domenico Natale Sarri o Sarro (1679-1744) sono eseguiti l’Ouverture e le arie “Torno ai ceppi” e “Se penso a Statira”.

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