Lavoratori della Cultura, tagli per 21,5 milioni. La denuncia di Luigi Gallo (M5S)
“Nessun intervento strutturale ma solo riforme tampone per il mondo della Cultura. Conseguenza della Spending Review e della Legge di Stabilità è stata quella di continuare a tagliare sui finanziamenti ai giovani professionisti della Cultura, con 21,5 milioni di euro in meno alla tutela dei beni culturali”. L’ha detto Luigi Gallo, membro della Commissione Cultura alla Camera, a margine della risposta fornita dal Ministro dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo ad un’interrogazione presentata dal Movimento Cinque Stelle in difesa dei lavoratori “invisibili” del mondo della Cultura.
“Anziché incentivare nuova occupazione – ha precisato Gallo – si preferisce puntare su un cieco contenimento delle spese. A causa della Spending Review si è preferito accorpare strutture all’avanguardia, come accaduto per la riforma dei Beni Culturali con cui il ministro Franceschini ha deciso l’accorpamento delle Sovrintendenze”. Un piano, questo contestato dal Movimento Cinque Stelle, che, in Campania, prevede l’accorpamento della struttura di Napoli con quella di Salerno al fine di perseguire la regionalizzazione delle Soprintendenze Archeologiche ed affidare ad un’unica sede regionale tutte le competenze. Si è optato per gli uffici di Salerno in quanto già strutturati organizzativamente anche se questo non ha impedito un ulteriore esborso per le spese da sopportare in vista dell’accorpamento.
Intanto, il numero uno del Mibact Franceschini difende l’attività del Governo, rilanciando l’efficacia del progetto The Hidden Treasure of Rome, con cui il sindaco di Roma con la complicità dell’Enel ha deciso di espatriare i beni culturali della Capitale in un’università statunitense per progetti di studio e ricerca. Il gruppo dei pentastellati sottolinea come alcuni giovani professionisti della cultura siano “totalmente ignorati dal ministero, come i Manager Culturali che le nostre università formano ormai da anni”.