La teoria delle Vite Bisestili nel romanzo di Enrico Inferrera
Esistono Vite Bisestili? La singolare ed appassionante teoria delle vite bisestili: la possibilità di una vita in più in grado di compensare gli errori e le malvagità degli esseri umani.
Quale è il confine tra realtà e fantasia e quanto e quale è il confine sottile che separa questi due modi di concepire la vita con cui ognuno di noi si deve confrontare ? E’ questa una delle chiavi di lettura di “Vite bisestili” , il nuovo romanzo di Enrico Inferrera, che sin dalle premesse si candida quale possibile caso editoriale dei nostri giorni. Una narrazione gotico mediterranea di grande attualità. Un racconto di misteri da leggere seguendo diverse tracce, che appaiono immediatamente visibili ed altri segnali, appena accennati, che protagonista e lettore scovano e decifrano insieme.
Personaggi originali protagonisti di vicende imprevedibili, una ricerca sulla vita ed il suo senso costruita sul filo sottile che separa la realtà, la difficoltà di interpretarla, la fatica di viverla e l’esigenza di destrutturarla attraverso la nostra immaginazione e la nostra spiritualità. Leonardo, pittore surrealista in attesa dei suoi assassini, decide di scrivere la storia che ha segnato la sua vita e quella di Nino. Scrive osservando dalla finestra della sua casa un luogo suggestivo: un porto situato nei pressi di una città sommersa. “Bisogna presidiare, con ogni possibile energia, i propri diritti, le proprie idee e la propria libertà.” “Alimentare giorno per giorno la propria dignità.” Le due espressioni di Nino sono il manifesto del romanzo, un invito all’impegno personale che deve trasformarsi in una formidabile spinta collettiva.
Emerge, quasi come se facesse parte della città sommersa, la teoria delle “Vite bisestili”, quelle che, come gli anni, compensano gli errori e le malvagità che la gran parte degli uomini compiono a volte deliberatamente o volte inconsapevolmente.
Enrico Inferrera, imprenditore, vive a Napolil, ed è Presidente di Confartigianato Napoli. Ha promosso e realizzato numerose iniziative per lo sviluppo economico, culturale e sociale della città e della regione, impegnandosi a valorizzarne l’arte, la storia e la cultura. Appassionato di letteratura, cinema e poesia scrive da sempre. Finalista nel 2006 Premio Nazionale “Cento poeti per cento poesie” Viterbo, nel 2010 al Premio Laurentum, nel 2012 al Premio Nazionale “Città di Valenzano”.