La Guardia di Finanza di Torino arresta due latitanti internazionali
Catturati due latitanti dalla guardi di finanza, a localizzare gli uomini sull’isola caraibica sono stati i Finanzieri del Comando Provinciale di Torino, con l’ausilio del II Reparto del Comando Generale della Guardia di Finanza e del Servizio per la cooperazione internazionale di polizia (S.C.I.P.) – III Divisione Interpol. Un uomo di 39 anni, si era rifugiato a Santo Domingo quando in Italia, il 27 gennaio scorso, era scattata l’operazione “White Sugar” del Nucleo Polizia Tributaria Torino, conclusasi con l’arresto di 20 persone per traffico internazionale di cocaina dal Sud-America. Il “chimico”, come è soprannominato nell’ambiente, era ricercato in tutto il mondo per le sue elevate competenze nella lavorazione della “pasta di coca”, da cui ottenere, attraverso delicati processi di trasformazione chimica, la cocaina. Dopo mesi di indagini, l’uomo era stato colpito da un provvedimento di custodia cautelare in carcere richiesto dalla Direzione Distrettuale Antimafia della Procura della Repubblica di Torino ed emesso dal GIP del locale Tribunale, in relazione all’importazione di numerose partite di cocaina purissima, per un totale di oltre 32 chilogrammi. Nel seguire le tracce del chimico sull’isola dominicana, i Finanzieri si sono imbattuti in un 63enne, genovese, arrestato nel 2006 insieme ad altre 6 persone per usura, a seguito della denuncia di una coraggiosa imprenditrice del capoluogo ligure. Quest’ultima aveva ricevuto in prestito 19 mila euro, che in meno di due anni erano lievitati a circa 2 milioni di euro da restituire alla banda di usurai. L’anziano uomo riconosciuto colpevole, in primo grado era stato condannato a 5 anni di reclusione, ma immediatamente aveva fatto perdere le proprie tracce raggiungendo i Caraibi, dove si era trasferito stabilmente per evitare di espiare la pena. Nel frattempo, le Fiamme Gialle gli hanno sequestrato una parte della lussuosa villa a tre piani nei dintorni di Busalla (GE), di cui era comproprietario con la moglie. Nel mese di aprile 2013, dopo il processo di appello, divenuta definitiva la sentenza di condanna a 4 anni e 6 mesi, la Procura Generale della Repubblica presso la Corte di Appello di Genova ha emesso l’ordine di esecuzione della carcerazione dell’uomo, per l’espiazione del residuo della pena, pari a 4 anni e 1 mese di reclusione. Nonostante i due si sentissero ormai al sicuro, i militari del Nucleo Polizia Tributaria Torino hanno proseguito nell’attività info-investigativa, grazie alla quale sono riusciti ad individuare i luoghi ove si nascondevano i latitanti. Così, nella serata di ieri, i due latitanti sono stati tratti in arresto dai finanzieri e condotti nel carcere di Civitavecchia.