Intervista a Noemi Peltrini: personal trainer presso il “Centro-Sportivo Dream Village”

 Intervista a Noemi Peltrini: personal trainer presso il “Centro-Sportivo Dream Village”

È già passato un anno da quando questa pandemia ha messo a dura prova molti settori e categorie di lavoratori, ma quello del fitness è stato sicuramente tra i più colpiti tant’è vero molti imprenditori, istruttori e personal trainer hanno dovuto fare i conti con la chiusura delle palestre imposta dal governo e soprattutto le conseguenti perdite derivanti da mancati incassi e spese fisse ricorrenti da sostenere. Di conseguenza le abitudini degli sportivi sono cambiate radicalmente, andando ad incidere anche sul modo in cui fare sport: se le nostre case all’inizio sono sembrate come le celle di una prigione, man mano si sono trasformate in grandi cucine, in parchi giochi e… in veri e propri centri fitness! A questo punto sono tanti i dubbi e le domande: come ci si mantiene in forma ai tempi dell’isolamento forzato? Quali sono stati i riscontri dell’evoluzione dello sport durante l’anno del COVID-19? Eppure Noemi Peltrini, personal trainer presso il Centro-Sportivo Dream Village, è stata in grado di rispondere ai nostri interrogativi, sciogliendo del tutto ogni tipo di perplessità.
Prima di tutto, ci parli un po’ di lei e della sua carriera.
Nasco da una famiglia napoletana di Udine, sono sempre stata appassionata di tutto ciò che riguarda il fitness e lo sport fin da bambina: all’età di soli tre anni ho frequentato la scuola di danza classica, dove mi sono dilettata con danza contemporanea e danza di carattere. Nel frattempo, in quei 15 anni, sentivo echeggiare in me la curiosità e la voglia di sperimentare cose nuove ad esempio le arti marziali e la capoeira, il pattinaggio artistico e il nuoto, ma non solo, mi sono approcciata ad altri sport come calcio, basket, pallavolo e perfino tennis! Sono del parere che si dovrebbe provare più strade, mettersi in gioco, così da vedere che cosa emerge. La chiave è essere dinamici, in ogni ambito della nostra vita, perché le risposte vanno trovate attraverso il movimento, ovvero interagendo con il mondo.
Cosa ti ha portata a Napoli e com’è cambiata la tua vita da allora?
Per continuare la mia strada avevo bisogno di nuove mete, di nuovi stimoli, ecco perché il mio trasferimento a Napoli ed è proprio qui che ho avviato la mia carriera. Giacché stavo appunto cercando lavoro, decisi di fare un colloquio nella struttura dove lavoro attualmente: mi sono brevettata come istruttrice di nuoto e a partire da quel momento ho cominciato la mia gavetta. Una volta inserita effettivamente ho svolto delle lezioni di nuoto per bambini e sono passata a fare anche l’acquagym. Successivamente ho preso un diploma per terapia multisistemica con i bambini autistici; questa esperienza con gli autistici è stata davvero significativa per me poiché ho avuto un fratello con la sindrome di Down e lavorare con questi ragazzi è un qualcosa di speciale, un qualcosa che ti fa guardare molto dentro e ti fa apprezzare tantissime cose che magari noi abbiamo e non vediamo.
Hai progetti di fitness per te? Se sì, quali sono?
Ho sempre desiderato incastrare le mie due più grandi passioni, la danza e il fitness, fin quando non ho scoperto il Pound Fit che mi ha entusiasmata tantissimo! Si tratta di una lezione di fitness del tutto innovativa, nata circa 10 anni fa da due ex atlete, coreografe e batteriste. Le loro passioni si sono unite per creare uno stile di allenamento molto efficace, la cui durata massima è di 45 minuti in quanto è un training molto intenso, infatti lo si percepisce sia a livello aerobico sia a livello muscolare. la caratteristica principale di questa lezione è la presenza di 2 vere e proprie bacchette, chiamate Ripstix. Questi piccoli attrezzi, molto leggeri, sono di un materiale plastico durevole e flessibile. Il mix di movimenti presi dalla Zumba, dallo Yoga, dal Pilates e dall’Aerobica si completa grazie all’utilizzo delle Ripstix con le quali vengono eseguiti dei movimenti rapidi che simulano il gesto del batterista mentre esegue una rullata. In questo modo non verranno allenate soltanto le gambe ma anche la parte centrale e superiore del corpo. Le musiche in stile hip hop, rock, ecc. contribuiscono a creare un ambiente dinamico e stimolante, all’interno del quale è possibile consumare centinaia di calorie senza rendersene conto. Fra i benefici principali c’è sicuramente quello del controllo delle calorie e della perdita di peso. Peraltro vi sono altri aspetti che non possono non essere presi in considerazione: è una lezione dinamica e mai ripetitiva, durante la quale si assiste ad un vero e proprio scambio di energia tra l’istruttore e i suoi allievi, raggiungendo così lo scopo più importante ossia allenarsi divertendosi!
In che modo la pandemia da COVID-19 ha colpito lo sport e come stai affrontando questa crisi?
Quando è arrivato il nostro “amico” Coronavirus per così dire, il mio progetto di Pound Fit è stato interrotto, nonostante avessi investito sia tempo che denaro. Ad oggi ricordo quel periodo come del tutto sconcertante, infatti all’inizio è stato un po’ difficile coinvolgere le persone sulle piattaforme online, dato che erano abituati a lavorare in mia presenza, quindi non ci sono state molte adesioni. È stato un momento di défaillance, ma posso ammettere che non mi sono mai fermata, anzi, ho continuato anche quando c’era la possibilità di svolgere delle attività all’aperto, approfittando così delle belle giornate.
Hai dovuto prendere decisioni difficili? E quali sono le lezioni apprese?
Il lock-down mi ha permesso di ritrovare me stessa, la mia tranquillità, la mia armonia, guardandomi un po’ di più dentro, senza farmi influenzare troppo dall’esterno. Secondo me la pandemia ci ha insegnato che la vita è un attimo, può essere sconvolta da un qualcosa che tu non ti aspetti, quindi ho colto l’attimo: “carpe diem”! Purtroppo c’è chi ha colto diversamente la situazione pandemica e pertanto l’unica cosa che mi sento di dire è che non dobbiamo vivere nella paura, perché se prende il sopravvento il sistema immunitario si indebolisce. Ogni giorno dovremmo svegliarci, respirare e ricordarci che per prima cosa dobbiamo star bene noi! Con un corpo sano e una mente forte, sarà anche più facile raggiungere tutti gli obiettivi della nostra vita, perché la cura di noi stessi, della nostra mente e del nostro corpo non è un obbligo, una priorità.
Le tue considerazioni finali su questa emergenza?
Come ho già accennato, in tale emergenza le alternative sono due: o “resettare” tutto, o essere in grado e capaci di tirare il meglio, trasformando le criticità in opportunità. Dimostra a te stesso le tue capacità, supera le sfide personali e prenderai coscienza del fatto che puoi farcela. Quindi muoviti e agisci, supera i tuoi limiti e stimola la tua creatività! Il mio motto è “Panta rei”, “tutto scorre”, e anche noi siamo continuo in divenire, in continua trasformazione. Perciò fai le cose che desideri di più, circondati di persone positive, trova il tuo equilibrio e, con un po’ di esercizio fisico migliorerà non solo il tuo corpo ma anche il tuo umore e la tua predisposizione agli eventi della vita.
A cura di Jolanda Andretti

Mario Orlando

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