Ingv e Guardia Costiera insieme per Monitorare l’attività eruttiva di Etna e Stromboli

 Ingv e Guardia Costiera insieme per Monitorare l’attività eruttiva di Etna e Stromboli

Stamattina nei locali della Base Aeromobili della Guardia Costiera di Catania si è tenuto l’incontro tra il Comandate Capitano di Vascello (CP) Alfio Distefano e il Direttore della Sezione dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv) di Catania, Eugenio Privitera, per discutere della programmazione delle attività di sorveglianza vulcanica, nell’ambito della collaborazione tra le due amministrazioni. Etna e Stromboli sono vulcani della Sicilia la cui attività eruttiva è costantemente monitorata dall’Ingv, mediante una fitta e diffusa rete di stazioni che misurano parametri geofisici e geochimici, elaborazioni di dati satellitari, analisi di laboratorio e sopralluoghi sul posto. Attività di sorveglianza che si intensifica al verificarsi di eruzioni, soprattutto quando coinvolgono le popolazioni residenti. In questi ultimi mesi, a seguito dell’attività eruttiva di Etna e Stromboli, a supportare l’Ingv nelle operazioni di sorveglianza, è intervenuta la Base Aeromobili della Guardia Costiera di Catania. In particolare, nell’ambito delle attività addestrative proprie degli equipaggi di volo, sono stati programmati una serie di voli con elicotteri assegnati al dipendente 2° Nucleo Aereo G.C., imbarcando personale della sezione Ingv di Catania. I ricercatori così hanno potuto effettuare non solo rilievi termici, mediante telecamera portatile a infrarosso, ma anche rilievi fotografici dell’attività eruttiva in corso. “L’acquisizione di tale materiale”, spiega il direttore della sezione Ingv di Catania, Eugenio Privitera, “consente di monitorare lo sviluppo dei campi lavici che si formano nel corso di un’eruzione e l’evoluzione dei sistemi di fratture che potrebbero causare fenomeni di instabilità dei versanti interessati dall’attività eruttiva”. Inoltre i dati acquisiti durante i rilievi in elicottero, integrati con le misure effettuate su terreno e opportunamente elaborati, sono fondamentali per realizzare mappature e stime del volume del materiale emesso durante l’eruzione. “Iniziata già dallo scorso mese di aprile, con una maggiore concentrazione ad agosto, l’attività di volo con i mezzi della Componente di Volo della Guardia Costiera, disposta e coordinata dalla Centrale Operativa del Comando Generale del Corpo delle Capitanerie di Porto di Roma, ha avuto un ruolo strategico nel controllo e nella verifica in “real time” dell’evolversi dell’attività eruttiva dei due Vulcani, anche a tutela delle popolazioni interessate”, aggiunge il Comandate Capitano di Vascello (CP), Alfio Distefano. Tale collaborazione, frutto di un protocollo d’intesa stipulato a livello nazionale tra il Comando Generale del Corpo delle Capitanerie di Porto e l’Ingv, prevede, in maniera più estesa, la realizzazione di un idoneo sistema di sinergie e di condivisione degli ambiti di comuni interessi, come la tutela dell’ambiente marino e costiero attraverso il telerilevamento, nel rispetto dei principi di ottimizzazione delle risorse pubbliche, efficacia, efficienza ed economicità. Il Reparto di Volo di Catania, su richiesta specifica dell’Istituto, fornisce anche immagini telerilevate dei siti di interesse geofisico e ambientale delle aree vulcaniche costiere e insulari, grazie a sofisticate apparecchiature di bordo degli aeromobili della Guardia Costiera. L’Ingv, nello svolgimento della sorveglianza sismica e vulcanica del territorio nazionale, opera in regime di Convenzione con il Dipartimento della Protezione Civile, fornendo supporto e consulenza a tutte le Amministrazioni componenti il Servizio Nazionale della Protezione Civile, a cui partecipa attivamente anche la Guardia Costiera italiana.

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