II Congresso del Movimento Duosiciliano: Michele Ladisa riconfermato segretario politico
Nella stupenda cornice del Salone dei Principi dell’Hotel Principe Napolit’amo, un luogo assai pregevole per bellezza degli interni, si è tenuto il II Congresso del Movimento Duosiciliano. Le note dell’Inno di Paisiello, nel quale il Movimento Duosiciliano si riconosce totalmente, così come nella bandiera duosiciliana, hanno aperto i lavori del Congresso. Numerosi sono stati gli ospiti e gli interventi: dal Prof. Vincenzo Gulì dei Neoborbonici Attivisti a Pompeo De Chiara di Unione Mediterranea, da Pietro Golia di Controcorrente ad Angelo Ferrillo del Comitato Terra dei Fuochi. Tutti gli interventi sono stati di grande apprezzamento per l’attività svolta dal Movimento che Michele Ladisa rappresenta. Ciò che si è voluto rimarcare è il fatto di voler agire insieme, combattere insieme per la stessa causa, quella della liberazione del nostro Sud. Momento di massima attenzione del Congresso, è stato l’intervento del segretario uscente Michele Ladisa, poi riconfermato all’unanimità da tutti i membri del Movimento. Il segretario, con una passione che pochi hanno per ciò che fanno, ha dato ampio spazio alla rivisitazione dei principi statutari del Movimento. Ladisa, dopo una prima parentesi sul nome del Movimento che in precedenza si chiamava Italia Prima, poi modificato in Movimento Duosiciliano lasciando in secondo ordine la definizione originale equivoca e non immediatamente identificante degli obiettivi politici, ha affermato quali sono gli obiettivi da raggiungere. Il primo è quello di riunire sotto una grande macro-regione quello che era in origine il territorio delle Due Sicilie e in secondo luogo il raggiungimento dell’autonomia territoriale e della soggettività politica del territorio duosiciliano. Terzo obiettivo del Movimento è il raggiungimento della forma di Stato confederato e, ultimo punto e fine del Movimento, l’opzione dell’indipendenza. Il fine del Movimento, che a differenza di altre associazioni vorrebbero attuata nell’immediato futuro, è l’opzione indipendentista, la quale va raggiunta per gradi, attraverso un lavoro costante sul territorio e tra le persone, le quali devono riacquistare la coscienza di popolo duosiciliano che oramai da 153 anni hanno perso grazie alle azioni di cancellazione della nostra gloriosa storia. E’ stato ribadito anche il concetto che il Movimento rimane indipendente dagli altri gruppi associativi, può agire in associazione con gli altri, ma non può confluire in un altro gruppo cancellando così l’esistenza del Movimento stesso. Messaggio finale di Ladisa è stato proprio quello di voler stare tra le persone, far conoscere il Movimento come un associazione politica vicina a queste, non interessata alla “politica delle poltrone” bensì all’essere pragmatici e alla risoluzione dei problemi del Sud. A cura di Luigi Del Gaudio