I sarcofagi egizi si studiano grazie a Dremel
Lo scorso 11 aprile, presso Galleria Civica Montevergini a Siracusa, gli esperti del Centro di Ricerca sulla Biodiversità e sul DNA Antico dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Piacenza hanno effettuato il campionamento di materia sui sarcofagi egizi della XXI Dinastia di Deir el Bahari. Questa operazione è stata possibile grazie agli elettroutensili Dremel, marchio del gruppo Bosch, che si prestano in modo particolare ad operazioni che richiedono estrema delicatezza.
La raccolta dei campioni e l’analisi del DNA del sarcofago è stata fatta utilizzando un DREMEL 4000 con attacco testa ad angolo e una fresa in carburo. Il motivo della scelta di DREMEL 4000 è stata l’affidabilità e la precisione dello strumento nonché la possibilità di operare ad un numero molto basso di giri in modo da evitare il surriscaldamento del materiale e di conseguenza un possibile deterioramento del materiale genetico.
Per la prima volta si è deciso di applicare questa procedura per dare il via a uno studio approfondito sui reperti che rappresentano la collezione della XXI Dinastia più importante al mondo proveniente dal Nascondiglio di Deir el Bahari di propietà dei Muesei Reali del Belgio. L’obiettivo finale è quello di ottenere importanti informazioni sugli elementi costitutivi e sugli ecosistemi antichi nei quali sono stati realizzati i manufatti.
I prodotti Dremel nascono come utensili per il fai-da-te. Nel corso degli anni, la gamma si è arricchita di prodotti per arrivare a coprire aree come l’hobbistica creativa, l’home decor, i progetti di manutenzione e restauro della casa, la lavorazione del legno e il modellismo. Grazie alle loro elevate performance in termini di precisione e affidabilità, trovano largo consenso anche in un particolare settore come quello del restauro dei beni culturali in cui sono particolarmente apprezzati per la loro versatilità.