Greenpeace ancora occupata la piattaforma Prezioso di ENI Mediterranea Idrocarburi
Gli attivisti di Greenpeace protestano in maniera pacifica e non violenta presso la piattaforma di estrazione di idrocarburi Prezioso di ENI Mediterranea Idrocarburi, nel Canale di Sicilia, al largo della costa di Licata (Agrigento). Ora si stanno preparando ad occuparla anche per tutta la notte.
Questa mattina gli attivisti hanno cercato di contattare, senza risposta, la piattaforma Prezioso. Arrivati presso la piattaforma, intorno alle ore 6:30, gli attivisti sono saliti sulla piattaforma sulla quale evidentemente non erano presenti operatori che sono arrivati, in elicottero, oltre tre ore dopo. Successivamente, agli attivisti è stato comunicato che le operazioni della piattaforma erano state fermate. Gli attivisti non hanno modo di confermare o smentire queste affermazioni e confermano di non aver alcuna intenzione di bloccare l’attività della piattaforma né di mettere a rischio l’incolumità degli operatori o la loro.
Gli attivisti che sono nella zattera ai piedi della piattaforma e i climbers che reggono lo striscione di 120 metri quadri – su cui è raffigurato il presidente del Consiglio Matteo Renzi che promette “PIÙ TRIVELLE PER TUTTI”, accompagnato dalla richiesta di Greenpeace “STOP FOSSIL, GO RENEWABLE” – sono intenzionati a passare la notte sulla piattaforma petrolifera, dove si trovano già da circa 12 ore in attesa di una risposta del Presindete Renzi ai “comitatini” che chiedono di cambiare verso alla politica petrolifera del Paese.
“Siamo qui per continuare la nostra protesta contro la politica ‘fossile’ del governo. Abbiamo chiesto a Renzi un confronto, al quale speriamo non vorrà sottrarsi. Ci conforta il sostegno che stiamo ricevendo da associazioni e cittadini in Sicilia come nel resto d’Italia” afferma Andrea Boraschi, responsabile della campagna Energia e Clima dell’associazione.