Grande Progetto Pompei, il direttore generale Nistri ascoltato in Parlamento

 Grande Progetto Pompei, il direttore generale Nistri ascoltato in Parlamento

Alle 14,30 si svolgerà in Commissione Istruzione al Senato un’audizione sul Grande Progetto Pompei. Il direttore generale Giovanni Nistri riferirà sullo stato di avanzamento dei lavori, in un momento particolarmente delicato per il sito archeologico, con soli 10 cantieri aperti su 39 previsti e 12 ancora in gara. In particolare, Nistri esporrà i dettagli del rapporto che ogni sei mesi è tenuto a trasmettere al Parlamento. L’obbligo di relazione semestrale è previsto in un emendamento presentato dal Movimento Cinque Stelle al decreto Bray, “Valore Cultura”, che fu approvato in sede di votazione.

L’audizione era stata richiesta dai parlamentari dello stesso M5S e dalle associazioni vesuviane impegnate nella lotta per la salvaguardia degli Scavi di Pompei. Libera Terra e Gruppo Abele Onlus, infatti, hanno lanciato online la petizione Ripartire il Futuro con la quale chiedono di fare luce sui rischi di malaffare e corruzione per evitare che impediscano di delineare la paventata road map verso il salvataggio di Pompei.

Il deputato Luigi Gallo del M5S, membro della Commissione Cultura alla Camera, ha presentato un’interrogazione al ministro per i Beni Culturali nella quale si chiedono accertamenti sul decreto Bray, che ha potenziato i poteri del direttore generale del Grande Progetto Pompei e della struttura a suo supporto ma che, a quasi quattro mesi dall’approvazione, non ha ancora prodotto effetti. Gallo ha detto che “Nistri dovrà spiegarci quante figure di spicco mancano alla struttura in suo supporto e se l’assenza degli esperti in materia giuridica, architettonica ed economica, così come sancito nel decreto Bray, metterà a rischio 105 milioni di fondi. Il decreto, infatti, prevede un troppo debole meccanismo di controllo sui fenomeni di corruzione degli appalti con il pericolo che si possa violare la normativa europea sugli appalti pubblici in assenza di una struttura completa ed operativa. Voglio chiarezza anche sul progetto “Mille Giovani” che avrebbe dovuto dare occupazione alle giovani eccellenze del territorio: mi risulta che nessun tirocinante sia attualmente impiegato a Pompei”.

Il decreto Bray prevede, inoltre, un Piano per lo sviluppo di un percorso turistico-culturale tra le residenze borboniche, un’occasione di rinascita per l’area pompeiana e stabiese. Per il deputato Gallo occorre interrogare il direttore generale Nistri sullo stato di avanzamento di questo Piano strategico e sulla partnership pubblico-privata per la riqualificazione ambientale e urbanistica dei Comuni protetti dall’Unesco, incentivata dal dl Cultura. “Chiederemo a Nistri – ha proseguito il deputato Gallo – a che punto sono i Piani strategici e se ci sono degli Enti che hanno avanzato proposte. Grazie al Piano, sarebbe possibile riqualificare anche il nostro patrimonio dimenticato, parlo di villa Sora a Torre del Greco e delle bellezze di Portici ed Ercolano. Su questo punto sto preparando una esplicita richiesta da inviare alla Sovrintendenza per ottenere tutta la documentazione prodotta: voglio chiarezza sull’operato dei Comuni, per capire se le amministrazioni opereranno con trasparenza oppure se la gestione di questi Piani diverrà un affare personalistico. La mia idea è favorire una progettazione partecipata con il coinvolgimento dei cittadini”.

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