Gli “incontri ravvicinati d’autore” con i vincitori della VII edizione del premio di Juvenilia

 Gli “incontri ravvicinati d’autore” con i vincitori della VII edizione del premio di Juvenilia

Si intitola «La musica come via, terapia e vita» il terzo dei quattro “incontri ravvicinati d’autore” con i vincitori della VII edizione del premio di Juvenilia “Il mondo salvato dai ragazzini” 2024, ideato e curato dall’Associazione culturale Kolibrì (con il patrocinio del Comune di Napoli, di cui Kolibrì è parte attiva nel Patto locale per la lettura) in sodalizio con partner nazionali, tra i quali Andersen e Agita, con il sostegno di BPER Banca.

Protagonista e ospite d’onore del doppio appuntamento, martedì 23 aprile (al mattino, per due ore laboratoriali con oltre un centinaio di alunni e docenti delle scuole Villa Fleurent e Volino-Croce-Arcoleo da tempo prenotati in Archivio di Stato; nel pomeriggio, alle 17, nella sede della Fondazione Premio Napoli), la scrittrice Francesca Bonafini, autrice del romanzo di formazione La strada ti chiama (Sinnos).

Dopo il potere del fantastico e il respiro del fiabesco nella narrazione tra parole e immagini, affrontata nei precedenti incontri con Silvia Vecchini e Sualzo, autori del graphic novel Le parole possono tutto (Il Castoro) e con Simone Saccucci, con il suo romanzo L’ultima ferita (EDT Giralangolo), il secondo step dell’originale progetto/premio di Reading Literacy creativa curato da Kolibrì prosegue così  l’approfondimento del tema scelto per il 2024 ― «Ferite, feritoie & fughe fantastiche» ― da nuove prospettive e punti di vista.

Utili a lenire le ferite, visibili e invisibili, dell’adolescenza. Preziosi per intercettare sogni e bisogni di ragazze e ragazzi immersi in un vistoso disagio di civiltà. E accomunati dalla “magia” della musica: non a caso basso continuo nella partitura del romanzo La strada ti chiama di Bonafini, che l’autrice racconterà in modo interattivo, dalle 10 alle 12,  alle comunità educanti nella Sala Catasti dell’Archivio di Stato, “Casa delle Storie” guidata da Candida Carrino; e, alle 17, nella Fondazione Premio Napoli a Palazzo Reale dove, dialogando con il pubblico dopo l’introduzione della presidente di Kolibrì Donatella Trotta con interventi del compositore, regista e didatta Paolo Coletta e letture a cura di Agita Teatro, (ingresso libero fino a esaurimento posti, info e prenotazioni: kolibrinapoli@gmail.com).

Il romanzo, ambientato negli anni ‘70 in Canada, nel quartiere multietnico East York, alla periferia orientale di Toronto, intreccia le “mappe” esistenziali ed emotive e la salda amicizia di un gruppo di tredicenni “on the road”, raccontati da quattro punti di vista differenti: quello di Leonardo, oriundo veneto, che ama la filosofia e i libri; di Dimitrios, origini greche, che adora le ragazze e la buona cucina di casa; di Oliver, anglosassone promessa dello sport ma con la passione della botanica; e di Yves, con genitori francesi, una voce angelica e un vero talento per la musica, che fa amare anche ai suoi amici.

Quattro tredicenni «ibridi», figli di immigrati che condividono sogni e tempo libero giocando a hockey insieme, ad Aldwich Park e nel Riverdale Park e cercando, insieme, un “tesoro” che è poi il rito di passaggio dall’adolescenza all’età adulta, oltre la soglia delle ferite inevitabili della vita: La strada ti chiama è in quest’ottica un bel libro corale, orchestrato con sapiente scrittura in 4 movimenti a scandire i diversi caratteri, vocazioni e destini di ragazzi  in crescita in un’unica e avvincente storia a più voci.

Un romanzo dalle molteplici letture, potenzialità trasform/attive e spunti di riflessione interdisciplinari legati dal filo rosso della musica che unisce e porta a compimento l’amicizia e la formazione dei protagonisti, ispirandosi alla vera vita del musicista e direttore d’orchestra franco-canadese Yves Abel, classe 1963, di cui l’autrice è estimatrice e amica.

Francesca Bonafini (Verona, 1974) vive a Bologna. Autrice di numerosi racconti apparsi su riviste e antologie, dal timbro narrativo ironico e attento alle scelte, incertezze, aspettative e sorprese della vita (di grandi e adolescenti), scrive anche di musica (Ivano Fossati) e ha pubblicato molti racconti e romanzi per adulti inclini a sguardi plurali (come il romanzo collettivo Il cavedio, Fernandel 2011; Sex machine.

L’immaginario erotico nella musica del nostro tempo, Auditorium, 2011; o l’umoristico Non avremmo mai dovuto. Le frasi che gli uomini sposati dicono alle amanti, Ad Est dell’Equatore 2015). Presente nel Dizionario affettivo della lingua italiana (Fandango, 2008) e nel volume Una stanza tutta per loro.

Cinquantuno donne della letteratura italiana (Avagliano, 2018) ha anche curato l’antologia La vita invisibile. Racconti di preghiera, pellegrinaggio, miracolo (Avagliano, 2021). Dopo aver scritto i romanzi per adulti Mangiacuore (Fernandel, 2008), Casa di carne (Avagliano, 2014),  La cattiva reputazione (Avagliano, 2016), per ragazzi ha pubblicato due romanzi di grande impatto e nitida scrittura: Celestiale (Sinnos, 2018, terzo classificato al Premio Letteratura Ragazzi di Cento) e La strada ti chiama (premio Andersen 2023 come miglior libro oltre i 12 anni e finalista al premio Minerva), per scrivere il quale è partita alla ventura da sola in autobus da New York a Toronto, soggiornandovi a lungo nell’estate 2019, in omaggio a Glenn Gould e Yves Abel.

Prossimo appuntamento del ciclo di incontri ravvicinati d’autore con i vincitori del Premio Il mondo salvato dai ragazzini il 23 maggio con Sante Bandirali, autore dell’albo illustrato da Gloria Tundo Per mano, Uovonero).

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