Giornata mondiale del diabete, Beneduce: “in piazza al servizio dei cittadini”
L’onorevole impegnata in tre date per informare, contribuire alla diagnosi precoce e illustrare la prevenzione della malattia diabetica. Un’epidemia dilagante e silente, che coinvolge 4 milioni di cittadini italiani. Di questi, solo 3 milioni ne sono a conoscenza. Ciò significa che l’1,6% della popolazione italiana è affetta da malattia diabetica e non lo sa. Diffondere conoscenza e avviare ad una diagnosi precoce è l’obiettivo della Giornata Mondiale del Diabete, il cui slogan, quest’anno, è stato indicato da malati: “Il diabete ha scelto me. Ma anche io ho scelto me”. Da qui, l’invito a condurre uno stile di vita salutare e l’attenzione alla cura, per poter vivere al meglio la propria condizione di diabetici, senza preclusioni, né limiti.
“Informare, illustrare le cause e gli effetti del diabete, contribuire alla diagnosi precoce e fornire strumenti di prevenzione significa essere al fianco dei cittadini, in una modalità diversa – dice l’onorevole Flora Beneduce consigliere regionale della Campania e componente della Commissione consiliare permanente che si occupa di Sanità e Sicurezza sociale -. Ho voluto contribuire con la mia presenza e quella di una equipe qualificata, per confermare la mia disponibilità e la volontà di essere vicina ai cittadini, offrendo le mie competenze di medico diabetologo, già impegnata nella ricerca scientifica e nel contrasto a questa pandemia che, secondo gli ultimi dati Istat, coinvolgerà 5 milioni di Italiani nel 2030”.
Il diabete è una malattia cronica caratterizzata da iperglicemia, ovvero dalla presenza di elevate concentrazioni di glucosio nel sangue e causata dall’alterata funzione e/o quantità di insulina. L’iperglicemia cronica del diabete comporta complicanze come la disfunzione e/o l’ insufficienza a lungo termine di organi e tessuti: il diabete determina il 50% delle amputazioni degli arti inferiori, può portare alla cecità, oltre ai danni vascolari e neurologici. Diverse sono le cause, come la familiarità, l’età, l’etnia ma, soprattutto, la dilagante diffusione dell’obesità, già in età infantile. Il sovrappeso e l’obesità sono da considerarsi responsabili dell’80% dei casi di diabete.
“Soprattutto al Sud e nelle categorie di persone di bassa istruzione e svantaggiate, i cui limiti sociali e finanziari rendono difficile l’accesso alle cure, il diabete assume proporzioni importanti – continua l’onorevole Beneduce -. Bisogna, pertanto, migliorare l’ informazione per correggere i comuni errori nell’alimentazione e per invitare alla pratica sportiva. Dunque, la combinazione di attività fisica e dieta corretta, da intendersi quest’ultima come terapia medica nutrizionale che riduce il rischio di diabete nelle persone obese e con alterazioni glicemiche, favorisce il raggiungimento di un appropriato controllo metabolico e previene lo sviluppo delle complicanze croniche. È importante, al fine di migliorare il controllo glicemico, il mantenimento di un peso corporeo ottimale, che riduca il rischio di complicanze cardiovascolari. Infine, è necessaria anche l’attività fisica, distribuita in almeno tre giorni alla settimana evitando più di due giorni consecutivi di inattività. Io consiglio almeno 150 minuti alla settimana di attività fisica aerobica di intensità moderate e/o almeno 90 minuti alla settimana di esercizio fisico intenso. Ma chi vuole saperne di più, può raggiungermi in piazza”.
In tre date, l’onorevole Flora Beneduce sarà a disposizione dei cittadini. Venerdì 14 novembre, appuntamento in diverse piazze della provincia di Napoli, sabato 15 a Vico Equense, in piazza Marconi, e domenica 16 a Napoli, in piazza Vanvitelli.
“Invito chiunque lo voglia a chiedere delucidazioni agli esperti dell’equipe – medici, nutrizionisti, podologi, trainer e sportivi – per comprendere la malattia, prevenirla o curarla – conclude l’onorevole Flora Beneduce -. In questa giornata, avremo modo non solo di avvicinare le persone alla conoscenza della malattia diabetica, ma anche di proporre un’agenda operativa di lotta al diabete, che parte dall’ istituzione di Percorsi diagnostico-terapeutico-assistenziali sul diabete, per poi riallocare le risorse e, infine, coinvolgere e rendere protagoniste le persone con diabete. In quest’ottica, la partecipazione diventa momento formativo e informativo, anche per le associazioni e per la comunità medico-scientifica”.