Generoso De Sieno apre le porte del suo laboratorio presentando la sua nuova collezione
Da oltre 40 anni alla ricerca di nuove forme e accostamenti cromatici con pietre preziose di alta qualità, ogni suo gioiello viene realizzato con la sensibilità, la passione e l’esperienza che ne fanno un emozione inalterata nel tempo. Il suo laboratorio di Oromare, portato avanti assieme alla moglie Luisa e ai figli Gennaro e Vincenzo, è uno dei fiori all’occhiello della antica e prestigiosa arte orafa partenopea attiva fin dall’epoca normanna. Stiamo parlando di Generoso De Sieno titolare e creatore della “Generoso Gioielli 1970, un brand artigianale dal respiro internazionale come dimostrano i diversi clienti sparsi in tutto il mondo. De Sieno ama conquistarli fondendo assieme tradizione ed innovazione, creando oggetti interamente fatti a mano ma senza rinunciare all’ausilio delle più moderne strumentazioni tecnico-informatiche.
– Come nasce l’artigiano Generoso De Sieno ?
Ho cominciato a tredici anni, nella bottega di Giovanni Virgilio che era tra le più rinomate a Napoli, ma anche a livello nazionale. Rimasi con lui fino al ’75, poi nel 1980 riuscii a mettermi in proprio come modellista tante grandi aziende. Finalmente. Nel ’94, lanciai la mia prima di gioielli di alta qualità, che si affermò ben presto sia nel nostro paese sia all’estero, soprattutto in Spagna e negli emirati arabi
– Cosa ispira le sue creazioni ?
Qualsiasi cosa. Credo che l’ispirazione per il mio lavoro sia nascosta in tutto ciò che mi circonda. Alcune dei miei gioielli sono nati dalla contemplazione dello splendido mare di Napoli. Altri dalla vista di una semplice roccia. Lascio che la natura guidi la mia immaginazione. Devo anche aggiungere però, che molte idee appartengono ai miei figli, a mia moglie e ovviamente ai miei qualificatissimi collaboratori. Non è sempre tutta farina del mio sacco, lo confesso.
– Per i suoi figli si è trattato di un’ amore immediato o di un eredità obbligata ?
I miei figli praticamente nati e cresciuti all’interno del mio laboratorio orafo. Ne hanno respirato l’aria fin da bambini, studiando fra le sue mura, osservando la mia attività dopo aver finito i compiti di scuola. Spesso io e la mia famiglia mangiavamo addirittura in laboratorio.
– Cosa le ha spinto a portare le sue creazioni nel Mondo ?
La voglia di condividere la professionalità e la fantasia italiano nel mondo. L’alta qualità e la grande fantasia che caratterizzano l’artigianato orafo italiano non smettono di conquistare gusti degli altri paesi.
– Il suo laboratorio è diventato una meta di clienti più o meno famosi che dopo averla conosciuta vengo appositamente a farle visita per farsi realizzare un gioiello: qual’ è stata la visita che le ha fatto più piacere ?
Penso con particolare orgoglio al mio lavoro per la Real Casa di Borbone, che si è spesso servita dei miei gioielli. Ricordo che in occasione della sua visita a Napoli – in occasione della beatificazione di Maria Grazia di Borbone – la Principessa Beatrice di Borbone indossò alcune delle mie creazioni, dichiarandosi estremamente colpita. Pochi giorni dopo mi fece avere un documento in cui attestava ufficialmente tale ammirazione per la fattura dei miei gioielli realizzati per lei.
– La creazione che le ha dato maggiore soddisfazione.
Un collier tempestato di diamanti nella parte anteriore, con una goccia di smeraldo pendente sulla schiena. Qualcuno mi chiese perché mai avessi utilizzato la pietra principale per la schiena e non, come si fa normalmente, per la parte anteriore del gioiello. Risposi che per me la donna è bella in ogni sua angolazione.
– Passiamo all’ultima collezione: ci dica da cosa è stata ispirata e quali sono i materiali preziosi utilizzati.
Oltre a gioielli con diamanti e pietre di colore tradizionali, per così dire, abbiamo pensato di rivalutare le tanzaniti, un materiale meno consueto nell’oreficeria contemporanea. Credo che il primo ad usarle sia stato Cartier negli anni ’60. In tempi recenti credo di essere uno dei pochi, se non l’unico, ad aver pensato ad una loro possibile rivalutazione stilistica.
Un’altra idea per la nuova collezione è quella di usare le formaline. Sono pietre che si presentano nei colori più vari. Quindi sono particolarmente adatte a creare gioielli dal gusto estivo, e giochi di luce ricchi e multiformi.