Filippo Andreani nel suo disco “La prima volta” dedica un brano a Gigi Meroni – VIDEOCLIP

 Filippo Andreani nel suo disco “La prima volta” dedica un brano a  Gigi Meroni – VIDEOCLIP

Il cantautore comasco nel suo ultimo disco “LA PRIMA VOLTA” dedica un brano alla Farfalla grana: “il numero sette alla schiena è uno stile di vita, / è solitudine in fascia, è fortuna tra calce e fatica.”. “Gigi Meroni” è il nuovo singolo di Filippo Andreani, cantautore comasco che lo scorso gennaio ha pubblicato il disco “La prima volta”. Il brano, disponibile su YouTube, è dedicato alla grande Farfalla granata ed è un breve monologo in forma di canzone dove a parlare è proprio Gigi Meroni, autentico bohemienne del calcio con un approccio al gioco e alla vita impregnato di poesia e lontano dal cinismo pallonaro del presente.

Nel brano, l’ala destra del Torino – morta a soli ventiquattro anni a causa di un incidente stradale – racconta la storia d’amore con Cristiana Uderstadt, spiega la filosofia di vita che si nasconde dietro il numero sette e al dribbling (“il numero sette alla schiena è uno stile di vita, / è solitudine in fascia, è fortuna tra calce e fatica”) e riferisce di una suggestiva partita a carte con Giacinto Facchetti, Gianni Brera “e Nostrosignore”, chiudendo il suo discorso con l’amarezza per aver vissuto una vita che si è spenta troppo presto, tanto che “non basta a sorridere il poker alla vecchia Signora / che ho guardato da sopra un nuvola con Gabetto e Mazzola”.

Quella di “Gigi Meroni” è solo una delle storie dentro la Storia raccontate in “La prima volta”, terzo disco di Filippo Andreani totalmente autoprodotto e distribuito da Master Music che in questi mesi ha riscosso molti consensi sia da parte degli addetti ai lavori che dal pubblico (oltre mille copie vendute nel primo trimestre).
Un lavoro che dedica brani ad Adelmo Cervi (figlio di uno dei fratelli Cervi), Gianni Brera, Stefano Borgonovo e Piero Ciampi. Ma che narra anche le vicende di quelle persone che perdono il lavoro, di chi se ne va e di figli che sono nati e nasceranno.

Il tutto scritto, suonato e cantato come se Joe Strummer facesse un disco di cantautorato folk, grazie anche all’apporto di una storica band del punk italiano come i Linea e di alcuni amici ospiti come Marino Severini dei Gang, Sigaro della Banda Bassotti, Steno dei Nabat, Rob dei Temporal Sluts e Robi degli Atarassia Gröp. Compagni di strada di Filippo Andreani che traccia dopo traccia prestano la loro voce e le loro emozioni ai brani di un piccolo capolavoro del cantautorato del presente.

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