Elaboratorio Nazionale presenta Io Resto a Napoli, pronta la scalata al Comune – VIDEO
l’Associazione Elaboratorio Nazionale ha incontrato oltre mille associati presso la Sala Newton di Città della Scienza per condividere il proprio programma, fare il punto dello scenario attuale e lanciare il modello pilota di riqualificazione urbana progettato per le periferie. La consapevolezza della centralità delle periferie, centralità spaziale ma anche funzionale rispetto ad un progetto di riqualificazione sociale ed economica è uno dei punti fondanti del manifesto programmatico della Associazione.
“Solo con una convinta ed oculata azione culturale di ampio respiro e capace di coinvolgere il capitale sociale delle periferie si può invertire il processo di decadimento civico trasformando il simbolo delle diseconomie in modello di rilancio a livello nazionale ed europeo, come già avvenuto in altre capitali continentali” sostiene l’avv. Raffaele Di Monda, fondatore di EN.
L’Associazione Elaboratotio Nazionale è nata con l’intento di coinvolgere i cittadini napoletani “normali” nella “elaborazione” di soluzioni perseguibili perché Napoli diventi un luogo non solo vivibile per i suoi cittadini ma foriero di sviluppi e opportunità per le nuove generazioni.
L’ hashtag #iorestoanapoli, claim della campagna, rappresenta l’intento di riaccendere una aspettativa plausibile in tutti coloro che hanno perso la voglia e la speranza di poter vivere in una città con una qualità di vita degna di una metropoli occidentale moderna pur pregna di tradizione e storia.
Per sensibilizzare al tema una audience il più estesa possibile è stata scelta la soluzione coinvolgente ed emotivamente impattante del fumetto, realizzata per EN dalla Scuola Italiana di Comix . Ospite della serata sarà l’architetto Guendalina Salimei, che ha condiviso con Renzo Piano l’esperienza di riabilitazione strutturale e sociale delle periferie e che porterà il suo contributo alla serata.
C’è bisogno del sostegno di tutti perché questa è una città martoriata da anni di cattiva amministrazione, svilita agli occhi del mondo e dagli scenari desolanti. Gli ultimi anni sono stati un susseguirsi di eventi tragici e dolorosi tanto che la cifra di questo luogo è diventata il dolore. Al dolore tuttavia non si da più nemmeno valore e tutto, anche l’inaccettabile, diventa ammissibile sotto la rassegnazione del “qui è così”. L’invito per tutti è quello a scrivere insieme una storia diversa.